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Elena Tognoli

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LA SPORCIZIA DELLA TERRA

di Giacomo Sartori e Elena Tognoli
Ci hanno insegnato che la pulizia è molto importante, e che le cose pulite sono inodori e ordinate, ben illuminate, ben geometriche, preferibilmente chiare. Quindi non c’è molto da stupirsi se la terra, che è tutto il contrario, ci sembra sporca e brutta, e anche poco igienica, infestata da vermi e altri bacherozzi com’è.

RASOTERRA #2

di Elena Tognoli (disegni) e Giacomo Sartori (testi)
A Mommo gli orti e i campetti sono striminziti, in un secondo zampetti da una parte all’altra. E sono in pendenza, perché lì sul fianco della montagna non c’è niente che non pencoli in un senso o nell’altro, anche le case e le strade e i prati si aggrappano saldamente per non scivolare a valle.

RASOTERRA #1

di Elena Tognoli (disegni) e Giacomo Sartori (testi)
Gli umani sono esseri molto singolari, hanno la mania dell’ordine e della geometria. Adorano i campi perfettamente rettangolari, i solchi degli aratri paralleli come rotaie, l’erba rapata a zero, gli alberi tutti uguali, i frutti identici uno all’altro, le strade asfaltate senza l’ombra di una buchetta o d’un filo d’erba.

Zeus! è donna

Estratti da Zeus! rivista mutante n°86 - Edizione quarantena * Compromesso Ho un compromesso da risolvere: quello della vagina. Io odio le donne: sono più consapevoli, sono bisbetiche. Bisogna rassegnarsi. Non le conosco le donne. Le odio, quella che odiavo di più si chiamava Loredana. Mia mamma la amavo, aveva una cipria, la metteva sulla faccia. Io non posso perché sono un uomo. Non posso la gonna, non posso il rossetto:...

Diari di maggio. Prescrizioni sanitarie e mutazioni del corpo (2/2)

Testimonianze informali riscritte e disegnate da Elena Tognoli 13 maggio Ettore (la cedevolezza della carne) "Ha voluto abbracciarmi e mi è sembrata molle la sua pelle, pronta a cedere e a sprofondare nella carne. Dal 2 marzo non toccavo nessuno. Sento la responsabilità del tatto, la porosità che è il vuoto dentro le ossa. Mi dico che anche abbracciare qualcuno o qualcosa è abbracciare il vuoto, stringersi a nessuno."   14 maggio Eduardo (ribellioni d’espatriato) “Ho l’impulso...

Diari di maggio. Prescrizioni sanitarie e mutazioni del corpo (1/2)

Testimonianze informali riscritte e disegnate da Elena Tognoli   1 maggio Antonia (Il nuovo rumore delle gambe) “Stamattina sono uscita a fare due passi, le mie gambe non sono più le mie gambe, sono gambe di legno, di burattino, gambe di comodino; ad ogni passo picchiettano sull’asfalto, bacchette senza tamburo.” 2 maggio Lorena (la presa di contatto) “Stando così … come dire? … circoscritti, è inevitabile prendere contatto, anche solo per sbaglio, con qualcosa di sé,...

Storia di un pacco (Dipartire ai tempi del confino)

disegni e testi di Elena Tognoli Il pacco scivolava veloce su rotelle.     Al pacco si può lasciare un ultimo messaggio a distanza di vivavoce.     Aveva paura che al centro di smistamento confondessero il suo pacco con un altro pacco.   Il suo pacco sapeva di fiori finti.     Forse il pacco era vuoto (forse c’era speranza).     Il pacco era circondato da mura visibili. Il pacco era circondato da mura invisibili.     Con uno sforzo metafisico il pacco fu incoraggiato a partire.   (Ricevuta di ritorno).     Un giorno si svegliò ed...

Memoria di uno scoglio

disegni e didascalie (e testo a margine) di Elena Tognoli Lo scoglio ci mette molto tempo a muoversi e molto poco a consumarsi. In molti abitano lo scoglio (cozze, ricci, telline e altri ancora). Insieme resistono alle necessità delle correnti. Lo scoglio ha punte aguzze che recidono la pelle. In alcune località di mare questo è conosciuto come il “bacio dello scoglio”. Lo scoglio a volte è stanco di essere bagnato dal mare....

la donna del baltico

disegni e testi di Elena Tognoli Hanno trovato una donna nel Mar Baltico, era piena di piccole uova. I pescatori l’hanno raccolta nelle acque fredde a forma di drago. “Vedi le mani dei pescatori quando aggiustano le reti?”, lei diceva “Giù nel fondo le reti cadono su di noi come le meduse di un dio calloso”. “Qualche uovo me l’hanno preso in un fiume del Baltico”, lei diceva “Ma voi come fate?”, chiese la donna ai salmoni. “Le nostre uova le abbiamo messe in scatolette, le spingiamo fra le corsie surgelate fra i...

Discorsi per un grande amore il giorno del suo funerale

di Elena Tognoli Cercavo una tua foto (odiavi farti fotografare come d’altronde ballare) Ho paura che tu muoia. La differenza d’età è così grande. Succede così quando si ama, dicevi. Tu hai paura che io muoia? Sei così giovane, hai detto.   (Ho sempre pensato che morirò molto giovane o molto vecchia. Non so quale delle due preferirei)   Continuo a pensare al problema della foto. Per la lapide la foto ci vuole.   Non si sapeva che occhiali metterti, chissà se preferisci quelli da vicino o...

ti saluto fino a perdere la mano

testi e disegni di Elena Tognoli       Ricorrenza   Ogni anno ti saluto fino a perdere la mano   lascio una traccia agli arrivi e alle partenze, è tremolante e luminosa   è il saluto di una lumaca.     La fine dopo la fine   C’è un vuoto di granchio, d’insetto a pancia in su   non ha più nerbo, non si può ribaltare     Funerale   Sui ferri per fare a maglia sono rimasti in sospeso i punti per il tuo cappellino per la tua piccola testa, parole di una lingua che mi si è gelata fra le mani.     Emigrante   Andava tutto bene. I saldi...
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