di Mauro Baldrati Una Romagna arcaica, patriarcale, popolata da contadini, pastori, segnata da una miseria inimmaginabile, dominata dalle superstizioni, dalla paura, dai fantasmi.
di Mauro Baldrati L'inizio dell'ultimo, atteso romanzo di Niccolò Ammaniti, è faticoso. Non per la scrittura, di cui l'autore è un grande professionista e un esperto timoniere, ma per la domanda che sorge già dalle prime pagine: Perché?
di Pasquale Vitagliano Come Magrelli precisa, lo scontro tra i due è asimmetrico. Hanno vissuto in epoche diverse. Proust non ha conosciuto Céline, dunque, non può rispondere al suo astio. Più correttamente, si tratterebbe di un’ “aggressione postuma”.
di Eloisa Morra
Ci sono tanti tipi di lettori quanti tipi di romanzi; tra questi ultimi preferisco quelli che chiamo tra me e me “romanzi-gazzella”: testi brevi il cui fascino è racchiuso nella brillantezza dei dialoghi e in una voce narrante capace di rendere...
di Francesca Fiorletta
Scrivendo di sé nei sei mesi che aveva impiegato per terminare il suo breve libro di centocinquantasette pagine Ferguson si era ritrovato dentro un nuovo rapporto con se stesso. Sentiva un legame più intimo con i suoi sentimenti e allo stesso tempo si sentiva più lontano, quasi distaccato, indifferente, come se durante la stesura del libro fosse diventato paradossalmente una persona più calda e più fredda, più...
di Stefano Gallerani
Michele Mari
Leggenda privata
pp. 171, € 18,50
Einaudi, “Supercoralli”
Torino, 2017
La riedizione (rivista e aggiornata) dei saggi contenuti ne I demoni e la pasta sfoglia (Il Saggiatore; già Quiritta e Cavallo di ferro) e quella del romanzo leopardiano Io venía pien d’angoscia a rimirarti (Longanesi prima, Einaudi ora) ha preparato, nei mesi scorsi, l’uscita dell’ultimo libro di Michele Mari: Leggenda privata (Einaudi, “Supercoralli”, pp. 171, € 18,50). Tre anni dopo...
nota di Giorgio Morale
Silvio Perrella in un articolo su Il Mattino (19, 5, 2017) a proposito di Fatti vivo, il nuovo libro di Chandra Livia Candiani (Einaudi 2017) nota che “Chandra Livia Candiani mentre scrive è come se pregasse; i suoi sono esercizi di armonizzazione tra quel che è passeggero e quel che resta e sta ‘sopra il disordine della realtà’. Scrivere versi pregando è per lei l’infinito inseguimento...
di Mario De Santis
Durante una lettura di poesie all’Istituto dei Ciechi di Milano, i non vedenti presenti raccontavano delle possibilità di poter comprendere il senso e la visione di un testo anche senza aver mai visto il particolare dettaglio di una cosa nominata, un colore o la luce stessa. Il romanzo di Alessandra Sarchi “La notte ha la mia voce” (Einaudi, 2017, p. 165) racconta di un’evoluzione, di...
di Matteo Pelliti
Nel settembre del 2006 usciva un libro strambo, racconti urticanti su coppie in procinto di scoppiare, gioghi coniugali retti dall'esasperazione del silenzio, bambini dallo sguardo spietato affacciati sulle inadeguatezze di un mondo adulto costantemente in affanno nella gestione degli affetti, delle relazioni, delle emozioni. Il quotidiano portato al parossismo, ai limiti del fantastico. Sintassi chirurgica, per una anatomia patologia dei rapporti di coppia.
Il titolo, "L'amore e altre...
di Ornella Tajani
Althénopis di Fabrizia Ramondino, recentemente riedito da Einaudi, si apre con l’apparizione folgorante, numinosa, di una vecchia sempre vestita di nero e avvolta da vivaci fiamme variopinte, còlta mentre attraversa con incedere impetuoso, disordinato eppure ancora erotico, la piazza del paese. È la nonna della narratrice, uno dei personaggi più attraenti del romanzo, indimenticabile quando smette di occuparsi dei poveri e sceglie di dedicarsi alla cucina, mettendo...
di Fabio Rea
Salire al patibolo e sentire il tuo odore che marcisce sottoterra. Un condannato a morte è un poeta, scalino, dopo scalino, con le tue ombre e i tuoi fantasmi che stavolta hanno vinto, ti stringono i polsi, ti segano la pelle, bruciano sotto le tue ferite. Sei stato schiacciato dai tuoi incubi, Jan, ed ora ti aspettano. La verità è che se c'è vita dopo la morte,...
di Francesca Fiorletta
come cometa non sono niente, se non i nomi e le motivazioni che mi danno al passaggio, non ho volontà, non ho spiegazioni, non ho alcun fine, non ho memoria, ogni volta è una novità, come cometa, mentre mi osservano, me ne sto andando…
Sono esattamente come comete I Racconti di Daniele Del Giudice, raccolti e pubblicati da Einaudi questa primavera, con la prefazione di Tiziano Scarpa.
Come comete conservano...
Da giovedì 31 marzo a domenica 3 aprile 2016 torna CaLibro – Festival di letture a Città di Castello.
La quarta edizione di CaLibro è ormai alle porte: il Festival di letture, organizzato dall’Associazione culturale “Il Fondino”, grazie anche al sostegno e al patrocinio del Comune di Città di Castello e della Regione Umbria, sarà caratterizzato dalla presenza di ospiti prestigiosi e iniziative coinvolgenti che interesseranno un vasto pubblico: dai...
di Francesca Fiorletta
Quando si legge un libro, bisogna farlo in silenzio.
Solitamente, quando leggo un libro, parto dall’analisi delle sue singole componenti, il linguaggio, lo stile, l’andamento ritmico, le suggestioni, poi al limite anche la trama, i personaggi, l’atmosfera, la tenuta finale; cerco di indagarlo per bene nel suo complesso, per arrivare a calibrare al meglio l’impressione che resta, quando, una volta girata l’ultima pagina, lo lascio lì a riposare...
di Giovanni Dozzini
Dio ci salvi dalle biografie di scrittori. Tutto ciò che abbiamo amato, odiato, capito, frainteso, tutto ciò su cui abbiamo rimuginato, speculato, ciò su cui ci siamo illusi, ciò in cui abbiamo trovato ragioni sufficienti per continuare a vivere, ciò che ci ha reso inequivocabilmente felici, o spaventati, o disperati, tutto ciò capitatoci nel momento di leggere un qualsiasi romanzo di un qualsiasi scrittore non ha nessun...
di: Francesca Fiorletta
È Wolfgang Goethe, nell’ormai classico dei classici, “Le affinità elettive”, (“Die Wahlverwandtschaften”, splendido romanzo del 1809) ad usare con precisione estrema l’espressione “le cose terrene”, per identificare i piccoli passi quotidiani compiuti dagli uomini e dalle donne di tutti i tempi, nel dare seguito, attimo per attimo, alle loro passioni sentimentali.
Passioni che, per quanto possano poi rivelarsi al loro epilogo come effimeri fuochi fatui, oppure invece al...
di Giuseppe Schillaci
É saturnina la Luna, atra, melanconica, sospesa nell’attesa infinita della fine che non arriva mai.
Ma se malinconia è la storia, l’infinito, l’eterno sono ansia, vertigine, panico, terrore.
Lei, la Luna, ci salvò e ci diede la parola.
Lei schiarì la notte primordiale, fugò la dura tenebra finale.
(Lunaria, Mondadori, 1985)
Il 21 gennaio 2012 è scomparso Vincenzo Consolo, uno dei più raffinati scrittori italiani, tra gli ultimi intellettuali europei della sua generazione, classe 1933,...
di: Francesca Fiorletta
Al festival della letteratura di viaggio, che c’è stato da poco a Roma, a Villa Celimontana, dal 25 al 28 settembre, un ospite, chiamato a intervenire, ha dichiarato apertamente di sentirsi fuori posto, suscitando un’inaspettata ilarità generale: il suo nome è Michele Mari.
Michele Mari, ammette pacifico, non è per nulla un buon viaggiatore, quantomeno stando al senso letterale del termine. Mentre invece, letterariamente parlando, credo che possa...
di: Tommaso Ottonieri
1. NEL TUONO DELLA H: UNA SAGA DEL RESPIRO
Salutata, a ragione, dal primissimo apparire, come opera destinata a segnare un cardine imprescindibile, e punto di non ritorno, nella narrativa italiana di questo già avanzato inizio di millennio, poi di recente bacchettata, piuttosto risibilmente, per via di qualche virgola giudicata scoscesa più di quanto accettabile da editors privi di estro, La gemella H si presenta e dichiara (fin...
di Francesca Fiorletta
“Io me ne intendo. Quelli che dava agli altri erano baci di superficie, senza mordente, senza che ci fosse l'anima dietro, mentre a me era l'anima che mi suggeva; e io altrettanto.”
Esce per Quodlibet Compagnia Extra, uno dei migliori romanzi di Ermanno Cavazzoni, La valle dei ladri, già edito da Einaudi nel 1999 come Cirenaica, e recentemente rimaneggiato e rivisto dall’autore, che ha voluto anche ripristinare il...
di
Paolo Valsecchi
Un blogger di nome Saramago 1
Nel settembre 2008 l’ottantacinquenne José Saramago, premio nobel per la letteratura, annuncia a tutti i suoi lettori l’apertura di un blog personale nel quale raccontare e riflettere, ma anche e soprattutto...
di Chiara Valerio
La sera festeggiammo. Stappammo una bottiglia di vino rosso, lo stesso del nostro primo incontro, il Chianti, e io al terzo bicchiere dissi che volevo cambiare macchina. Il tipo di dettagli insignificanti che si ricordano con precisione anche dopo anni. Carlo e Isabel si sono incontrati perché Valentina, un’amica di lei, ha fissato loro un appuntamento al buio. Dice che sono fatti una per l’altro, anzi che...
L'Archivio DFW Italia, lancia l'iniziativa 'Pale Winter': lettura collettiva de "Il Re Pallido" di David Foster Wallace.
Il 21 Febbrario del 1962 nasceva lo scrittore americano David Foster Wallace e in occasione del suo 50simo compleanno un gruppo di affezionati lettori darà il via ad una lettura ragionata del suo romanzo postumo, "Il Re Pallido", pubblicato lo scorso anno, tradotto in Italia dalla casa editrice Einaudi.
La lettura comincerà a partire...
di Chiara Valerio
Ventitrè anni, e una vita intera,/che ti perdo, Giovanni, e che ti trovo/Tutti questi anni, ci ho messo, Giovanni,/per non mancarti ogni volta di nuovo. La poesia somiglia spesso, e forse anche per una mera abitudine grafica, a una preghiera, a qualcosa che può essere recitato per ottenere qualcos’altro. La poesia, come la preghiera, tiene strette nei versi – anche se sciolti – le richieste, le invocazioni,...
di Giacomo Verri
La vicenda editoriale di questo libro è insolita e bizzarra.
Tutto ha avuto principio con un «c’era una volta», o quasi. Nell’estate del 2008 mi capitò tra le mani un articolo apparso il 25 aprile 1958 su un settimanale locale, il Corriere Valsesiano (la Valsesia è la parte settentrionale della provincia di Vercelli), dove l’uscita di un ‘Gettone’ Einaudi dovuto a un tale Remo Agrivoci era data come...
di Chiara Valerio
Affaticato ma soddisfatto, la osservò riversa sul pavimento tra i due piccoli letti sui quali gli venne in mente di adagiarla. Pareva appesa per i piedi, penzoloni. La più bella delle sue figlie era diventata l’impiccato delle carte magiche. Lui stesso provò un brivido di inquietudine a vederla, ma se ebbe quel sentimento fu per aver ottenuto un risultato migliore del previsto. Ebbe la conferma che le...
di Fabrizio Tonello
Al soccorso della ridotta berlusconiana, ormai simile al sogno nazifascista di un’estrema resistenza sulle Alpi dopo l’aprile 1945, arriva l’intellettuale di riferimento della destra, Marcello Veneziani, che nell’editoriale del Giornale (15 novembre) spiega a Galli della Loggia: “La guerra è appena cominciata”. Sallusti, Veneziani e la Santanchè apparentemente aspettano le “armi segrete” di Berlusconi che dovrebbero rovesciare il corso della guerra e far trionfare il Reich per...
di Chiara Valerio
Niente mappa delle strade. Bussola da tasca. Un perfetto labirinto. Strette. Chiuse, serrate. Se uno almeno potesse salire in alto sarebbe facile capire come uscirne. Se uno potesse arrampicarsi su un albero. Sovrastare il labirinto. Ma no. Strade senza nome, non meno anonime dei sentieri naturali che attraversano i boschi. Niente numeri. Niente di niente. Herman Melville. Ho sempre avuto una grande passione per i libri di...
di Sergio Luzzatto e Gabriele Pedullà
Julien Gracq ha scritto una volta che «una storia della letteratura, contrariamente alla storia tout court, dovrebbe ricordare soltanto i nomi legati alle vittorie, poiché in questo ambito le sconfitte non sono una vittoria per nessuno». Ebbene, nel concepire l'Atlante della letteratura italiana noi abbiamo ragionato in maniera completamente diversa, persuasi che – volendo riprendere la similitudine bellica del poeta francese – per chi...
di Evelina Santangelo
«Il silenzio è complice»; «la mafia pratica l'isolamento come una precisa strategia di indebolimento di chi la vuole contrastare»; «la mafia è una subcultura che si può sconfiggere solo con una presa di coscienza culturale collettiva, una mobilitazione sociale e civile».
Molti della nostra generazione (al sud, almeno) sono cresciuti con questi insegnamenti, se ne sono nutriti, ne hanno fatto parte integrante della propria identità, li hanno sentiti...
L’espressione riprende il titolo dell’articolo di Umberto Eco “Un blogger di nome Saramago”, La repubblica, 25 settembre 2009. L'articolo è possibile leggerlo all'interno di un accurato dossier Saramago pubblicato da Oblique