Qui come altrove, c’è la donna che ruba il tempo e se lo mette via.
Le piace rubare quello del mattino, quando nel letto c’è la quiete delle cose e la giornata è lenta ad avviarsi. Allora può stirarsi e sentire il corpo che si sveglia: sono i momenti dell’esserci in pigrizia, coi pensieri in attesa di un approdo.
Le piace anche guardare l’acqua che si scalda: nel giro della...
di Mariano Bargellini
( pubblico un brano dell'ultimo romanzo di Mariano Bargellini Giocare a mangiarsi, ed. Effigie, Milano, 2015, G.M.)
In questo, trilla il telefono. Mi incantavano da bambino coi loro voli nuziali spettacolosi e tardi come d’alianti in miniatura dipinti in azzurro nero e rosso, ma anche simili a idrovolanti, certi insetti aerei incollati per il ventre e sovrapposti l’uno all’altro, con doppia ala diafana e la custodia rigida e opaca,...
di Walter Nardon
1.
Questa non è una storia come tutte le altre. Non lo è perché io mi butto via ogni giorno e la storia l’ho cominciata proprio adesso. Quindi, almeno questo lo posso assicurare. Mi butto via in modo sistematico, un po’ alla volta. Apro il giornale, guardo le immagini, i titoli, il taglio della pagina, l’insieme come un’unica immagine. Mi alzo, mi muovo per la stanza: passo...
da Scuola di calore di Massimo Rizzante
Corinne
A Bruxelles i poeti cattolici pregano in un istituto
per il sostegno ai paesi in preda alla fame e al sottosviluppo.
Fra loro c’è un teologo di Lovanio, famoso per il suo credo: «Dieu est noir!».
«Le Pape du tierce monde», lo ha chiamato una giornalista di Le Soir…
Fino a quando, in una poesia, ammise di aver inculato un neretto
di Dakar. La confessione in versi non...