di Gianni Biondillo
Edoardo Albinati, Un adulterio, Rizzoli, 2017, 126 pagine
Uscito dall'esperienza elefantiaca del romanzo precedente Edoardo Albinati torna in libreria con una piccola storia: Un adulterio. Già dal titolo si respira un'aria inattuale, viene da dire ottocentesca. Si può ancora parlare di adulterio nel XXI secolo? Chi tradisce chi? Clementina ed Erri, i due giovani amanti, sono sposati entrambi. Hanno chi un marito, chi una moglie, ai quali nulla...
Nόστοι, i ritorni
Da un approfondito esame delle sceneggiature delle pellicole di produzione hollywoodiana sembra che la battuta più ricorrente della storia del cinema di tutti i tempi sia “Back home”. “Tornare a casa”.
Tutta la narrazione occidentale è fatta, in buona sostanza, di due storie: una guerra fratricida durata dieci anni, e un ritorno a casa durato altrettanto. Da tremila anni a questa parte non facciamo altro che combinare questi...
di Adelelmo Ruggieri
Agosto. Se digiti solitudine nella rete, alla data di oggi, i link sono 2.880.000. Una piccola nazione di solitudini. Il primo si chiama Risultati illustrati per solitudine. Ce ne sono 119.000. Il decimo è l'immaginetta elettronica di una canzone di Laura Pausini che si chiamerà, evidentemente, Solitudine. Ora vedo. No, si chiama La solitudine. In pratica racconta di un ragazzo che se n'è andato e non ritornerà...
Da Ma dobbiamo continuare. 73 per Elio Pagliarani a un anno dalla morte, Aragno/I domani, 2013.
ELIO PAGLIARANI
Libera labirintiche litanie
Inventa ignote ibridazioni
Ordisce olimpici oltraggi
Privilegia pindariche pipate
Annuncia agguerriti alfabeti
Galvanizza giocose girandole
Lampeggia lussureggianti lallazioni
Improvvisa incantevoli illusioni
Abita acrobatiche allegorie
Rivendica ruggenti rivelazioni
Accumula apocalittiche aurore
Narra numinose navigazioni
Incendia ipotetiche iridescenze
Nanni Balestrini
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«Non ho capito!»
«Non ho capito» premessa di un taciuto «ma che state
combinando» fu, del monologo a pause, il punto più
esplicito e lacerante. Altro che «mehr licht»...
Edoardo Albinati, Vita e morte di un ingegnere, Mondadori 2012, pagine 150
di DaniMat
Nell’unica presentazione tollerata dal suo autore, Elisabetta Rasy ha definito Vita e morte di un ingegnere un libro perfetto. Proprio ciò che intendo scriverne io qui, con ulteriori motivazioni ma confluendo allo stesso risultato.
Intanto le notizie: questo libro fu scritto vent’anni fa da Albinati a caldo, subito dopo la morte del padre, l’ingegner Carlo, e...
di Mario de Santis
Guerra alla tristezza! di Edoardo Albinati (Fandango 2009) è un libro inclassificabile come il suo autore. Il tuo comportamento è inclassificabile! si dice a volte di chi si comporta in modo maldestro. Non stare in nessuna classe, per uno scrittore che ha dedicato tanta energia alla scuola (è il caso di dirlo, insegna al carcere romano di Rebibbia) sembra un paradosso e una beffa, tuttavia Edoardo...