di Giacomo Sartori
ciao X.,
ti scrivo ora - a mente fredda - perché non amo lasciare le
cose aperte, o insomma senza spiegazioni; mi disturba, visto che avevamo un
legame diretto, che la cosa sia stata liquidata tramite l'agente; e lo trovo
anche poco rispettoso per l'autore che sono, quindi su un piano più
professionale;
trovo un po' assurdo quello che è successo, perché secondo me un libro
buono - e mi sembrava che il tuo...
di Gian Balsamo
Gentile Emilia,
Collaboro da vent’anni con Claudio Maria Messina, che considero degno di figurare nella schiera degli illustri editori italiani del passato: Einaudi, Feltrinelli, Rizzoli, Mondadori, Garzanti, e Bompiani: settimo tra cotanto senno. Però due anni fa contattai Lei, invece di Messina, a proposito di un mio lungo saggio di contenuto analogo al bestseller recente d’una sua autrice, che chiamerò col nome fantasioso di Fiorenza. Intendevo pubblicare questo...
di Mauro Baldrati
Forse a qualcuno è capitato di spedire un manoscritto a un editore e sentirsi rispondere – quando l’editore risponde, il che non accade sempre – che è “un genere che non va.” Oppure che è l’argomento che non va.
A me è accaduto. Ho inviato il file di un romanzo breve a due editori, che sono anche amici. Mi hanno risposto dopo un paio di settimane, con...
di Giacomo Sartori
L’editing può essere visto come una forma di terapia - naturalmente limitata a un preciso aspetto della sua esistenza, la scrittura - alla quale un autore di testi letterari si sottopone. In barba a tutte le credenze di origine romantica e postromantica, ma ancora ben radicate, relative all’essenza “non interferenziale” dell’atto creativo, lo scrittore si fa aiutare da un altro essere umano, uno specialista della cosa, per...
di Flavio Santi
In questi ultimi mesi vari segnali ci invitano a riflettere sull’editoria moderna. Un romanzo (Il primo di Gaetano Cappelli, Marsilio), che racconta come un editor trasformi in oro tutta la “roba infame” che riceve; alcune dichiarazioni di Carla Benedetti dalle pagine dell’“Espresso” (“ci sono nell’aria inquietudini e vibrazioni che urtano contro i formati impoveriti della narrativa, oggi spacciati per i soli possibili”); le riflessioni...
di Christian Raimo
Il discorso sulla malasorte, la decadenza, se non l’agonia, la putrefazione della critica letteraria è diventato un genere a sé. I critici italiani (gli intellettuali, i teorici, i professori universitari...) lo praticano sempre più spesso, e – va riconosciuto – con grande maestria. Le grida di allarmi, i tentativi di risvegliare il cadavere si susseguono. Carla Benedetti qualche anno fa parlava di tradimento dei critici;...
Classifica Provvisoria (Precaria) del concorso (vd nei commenti)
dopo, anzi prima di Valter Binaghi Says:
January 30th, 2007 at 15:40
e
uto88 Says:
January 30th, 2007 at 14:14
e
Lady Lazarus Says:
January 30th, 2007 at 18:09 edit
Titolo (del Furlen)
e la New Entry
Al De Santis Says:
January 30th, 2007 at 22:27
appare come un Sud
Nunzio Festa Says:
February 1st, 2007 at 11:31
Luca Carlucci Says:
February 1st, 2007 at...