di Domitilla Di Thiene
-Chi sei?- mi chiedi brusco quando provo a girarti sul fianco.
-Stai attento, se ti muovi così si spostano i drenaggi- ti dico e mi dai uno sguardo fisso allora, di quelli che davi anche un tempo, la nebbia dello sguardo dissipata per un momento. Ti riappoggi docile sul cuscino, gli occhi socchiusi.
La camera è inondata dalla luce che viene dal giardino, apro le porte finestre per...