di Domenico Lombardini
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Salute!
Salutava, denti bianchissimi: salute. Era venuto la mattina, dopo la flebo (i.v., metotrexato), giusto quand’ero più giù. Avrei preferito starmene solo e immobile a fissare la finestra dell’ospedale, a sentire gli uccellini, a stupirmi dello stucco vecchio cinquant’anni e cadente dagli infissi di legno… e invece no, ho dovuto conformarmi a quel lutto ante-mortem cui dovevo rispondere da vivo con la stessa faccia contrita e al contempo,...