di Giacomo Sartori
avevo anch’io una giacca
nera con il collo cinese
sento ancora l’odore di treno
sul burro del velluto
le notti diafane di neve
dove sarà andata adesso
io non butto mai niente
deus in adiutorium meum intende
pure la mia aveva asole
e alamari di filo intrecciato
e due tasche quadrate sui lati
l’aveva portata dalla Cina
la madonna col capezzolo doppio
e gli occhi affranti di cane
(alias la mia famiglia)
era tornata tra i fulmini
era un’estate di fulmini
ci si baciava...