di Andrea Inglese
Certo che vorrei essere un rappresentante della classe media durante le sue due settimane ufficiali di vacanza da passare in modo spensierato e certo che vorrei mantenere lo spirito anarchico che non vuole né patria né padroni, ma le notizie che inevitabilmente leggo sulle nuove strategie messe in opera dallo Stato italiano con il solidale sostegno dell’Unione Europea per risolvere il problema del flusso di migranti dalla...
di Andrea Inglese
C’è tra gli esseri umani, almeno quelli fuoriusciti dall’egemonia del pensiero magico o di quello religioso, la credenza che una buona diagnosi sia indispensabile per una cura efficace. Fuor di metafora, se abbiamo capito cosa è successo a Macerata e dintorni, potremmo cercare di situare l’evento specifico in uno scenario che gli fornisca maggiore intelligibilità. Non so poi, in realtà, se un tale tentativo possa favorire in...
Nel corso dei secoli la maggioranza, che è ciò che avviene, ci diceva Tutto ciò che è reale è razionale, io che accado sono giustificata, sono adatta, sono ragionevole.
Ma noi, la minoranza, le rispondevamo Tutto ciò che è razionale è reale, ma tu che accadi (non posso negarlo: tu esisti) non hai scusanti, non hai ragione né giustificazioni, tu ci sei ma sei irragionevole.
Ti sbagli, riprendeva la maggioranza, sei...
di Francesco Migliaccio
Alla foce del Roja ho lanciato un ramoscello nell'ultima acqua del fiume. Davanti a me i bagnanti s'apprestavano a lasciare la spiaggia, qualcuno approfittava di un'ultima doccia – presto l'oscurità sarebbe calata su Ventimiglia. Solo la tenda blu di due ragazzi neri rimaneva eretta fra i ciottoli. Ero nel punto estremo dove il torrente diventa mare. Il frammento leggero era trascinato dalla corrente sino alla linea mobile...
il 18 ottobre 2013 pubblicavamo qui su Nazione Indiana un post, firmato da tutta la redazione, intitolato Diritto d’asilo: una proposta politica. Al quale rispondeva dopo sei giorni il diplomatico Domenico Fornara, spiegando in qualche modo cosa può fare la diplomazia internazionale e cosa non può.
Adesso è sotto gli occhi di tutti quello che accade: centinaia e centinaia di morti, e morte, in Mediterraneo, il “Nostro mare”....
di Antonio Sparzani
Di fronte a questa faccenda dei migranti, profughi, rifugiati, non è neppure chiaro come chiamarli, da un po’ di tempo mi si muoveva qualcosa nella testa che non riuscivo bene a mettere a fuoco, ma che sentivo come diventare qualcosa di più grosso di quanto non pensassi tempo fa. Che pure è un po’ di tempo che ne arriva di questa gente, però è come se ci...
di Andrea Inglese
Vorrei parlare di due parole, “vergogna” e “speranza”. Sono due parole che nel nostro mondo di sottigliezze e prodigi tecnologici sembrano arcaiche, generiche, grezze. Oppure, come si suol dire, retoriche. Però le parole non sono come le App, non se ne inventano di nuove tutti i giorni.
È difficile dire a partire da che momento, da che giorno, io abbia percepito che sprofondavo nella vergogna, e che questa...
Un gruppo di associazioni (vedi promotori e firmatari sotto) lancia un appello per fermare la strage di migranti nel Mediterraneo, e invita a una mobilitazione il prossimo 20 giugno 2015. Di seguito il testo dell'appello, che riproduciamo integralmente.
La regione del Mediterraneo è una polveriera ed il mare è oramai un cimitero a cielo aperto. Dall’inizio del 2015 nel mediterraneo sono morte più di 1700 persone. L'Europa, per storia, per...
di Filippo Furri
Mentre il panico da contagio invade per l'ennesima volta un occidente vittima dei suoi anticorpi e della speculazione farmaceutica, e il virus Ebola non ha ancora raggiunto le 5000 vittime, un centesimo di quelle prodotte ogni anno dall'influenza ; mentre la corte d'appello di Palermo assolve i due comandanti dei pescherecci tunisini che nel 2007 sono finiti sotto processo per aver tratto in salvo 44 naufraghi nel...
di Davide Biffi
Cosa ne è della persona quando tutto il suo senso di sé, della sua storia ed esperienza, è in balia di etichette che ne riducono l'umanità?
A seguito delle rivolte negli Stati del Nord Africa, dall’inizio del 2011 sono giunte in Italia circa 62 mila persone, prevalentemente dalla Libia e dalla Tunisia. Venti di loro, cittadini nigeriani giunti dalla Libia via mare, furono inviati in un centro di...
di Donatella Di Cesare
(Pubblichiamo, per gentile concessione dell’autrice e dell’editore, un estratto da “Crimini contro l’ospitalità”, il melangolo 2014. Tra denuncia politica e reportage filosofico, questo libro è un viaggio in un centro di identificazione e espulsione, quell’Ade invisibile e nascosto dove vengono relegate le scorie umane della globalizzazione. Ma il viaggio diventa occasione per riflettere sui campi per gli stranieri, sulla retorica ambigua dell’accoglienza. Dove finisce la protezione...
Di Andrea Inglese
1.
Il profugo è un uomo?
“pròfugo s. m. (f. -a) e agg. (pl. m. -ghi). – Persona costretta ad abbandonare la sua terra, il suo paese, la sua patria in seguito a eventi bellici, a persecuzioni politiche o razziali, oppure a cataclismi come eruzioni vulcaniche, terremoti, alluvioni, ecc. (in questi ultimi casi è oggi più com. il termine sfollato).”
Cosa fa sì che il profugo sia un...
di Enrico Calamai
(Igiaba Scego ci inoltra il testo dell'intervento di Enrico Calamai alla conferenza stampa che si è tenuta ieri, 10 luglio 2014, alla Camera. Calamai – ex diplomatico, durante gli anni dell'ultima dittatura argentina console a Buenos Aires, dove salvò centinaia di persone, e in seguito tra i fondatori del Comitato per la promozione e la protezione dei diritti umani – è membro del Comitato “Giustizia per i nuovi desaparecidos” che, durante...
Per la libertà di movimento oltre ogni confine.
Il no border fest, giunto alla sesta edizione e organizzato quest’anno da La città dell’Utopia, SCI-Italia, InsensINverso, Amisnet e Laboratorio 53, nasce come momento d’incontro e di conoscenza per riflettere insieme su tematiche sempre più rilevanti come i diritti di cittadinanza, le migrazioni e la libertà di movimento.
Mentre a Bruxelles si discuterà di come “rafforzare Frontex” e aumentare i controlli alle frontiere,...
http://youtu.be/zBYcGlev4Ug
⇨ Pagina di crowdfunding
Questo film è nato dal sogno di tre persone, senza nessun produttore alle spalle. E ora quel sogno, per essere realizzato, ha bisogno del vostro aiuto. Pre-produzione, produzione e post-produzione del film costano 150mila euro. Dobbiamo raccogliere almeno la metà della cifra entro la fine di giugno per chiudere il film in tempo per iscriverlo al festival di Venezia a settembre ed essere distribuiti in sala...
di Martina Tazzioli
Una Carta per rovesciare le geografie esistenziali e politiche inaccettabili inscritte dalle politiche migratorie, partendo dal presupposto che oggi le politiche di confinamento e di governo della mobilità giocano un ruolo fondamentale nella ridefinizione delle divisioni di classe e dei meccanismi di esclusione. Una Carta che tuttavia non è, solo, una carta: questo l’assunto condiviso da tutti coloro che si sono ritrovati a Lampedusa dal 31 gennaio...
393. E’ questo il numero di campi chiusi per stranieri che appaiono sul sito closethecamps.org, online da oggi. Recensiti nei paesi dell’Unione europea (UE), quelli candidati all’adesione all’UE, elegibili alla politica europea di vicinato (PEV) o ancora negli Stati che collaborano alla politica migratoria europea, questi campi erano tutti operativi tra il 2011 e il 2013.
Queste cifre non rivelano che la detenzione nei campi chiusi (dove la privazione della...
di Agostino Zanotti
Avviare una campagna per l’apertura di un canale umanitario verso l’Europa implicitamente è mettere una pezza alla problematica della condizione di vita delle persone nei vari Paesi del mondo. E’ vero che in questo modo si tutela il diritto alla fuga, però così facendo si accetta la situazione che li spinge a fuggire da luoghi dove esistono poteri dittatoriali e logiche postcoloniali che rendono inabitabili alcuni Paesi.
In...
di Marco Benedettelli
Da dicembre il «super sistema» di controllo. Molti dubbi sull’efficacia per il salvataggio.
Il «grande fratello del mare» capace di vedere in tempo reale sulla superficie di tutto il Mediterraneo, entrerà in funzione in dicembre. Si dovrebbe trattare di un mezzo complesso, dotato di tutte le migliori tecnologie, per scoprire quello che si muove sulle acque del Mare nostrum ed attivare di conseguenza le contromisure necessarie. Il Consiglio...
Pallino blu: Affogamento (per naufragio, traversata di fiume o lago)
Pallino viola: Asfissia (su camion o container)
Pallino rosso: Ipotermia durante viaggio aereo
Pallino verde: Altro (incidente, collasso, ipotermia, campo minato)
Pallino giallo: Suicidio
Pallino bianco: Mancanza di assistenza, atti di razzismo
Pallino nero: Violenze della polizia
La figura in alto a destra mostra il numero dei morti per grandezza del pallino, dai 20 ai 3300.
*
Il grafico è del 2006, la fonte United for Intercultural Action,...
(Questo racconto-testimonianza è apparso il 20 agosto 2010 sul sito Melting Pot Europa in una versione più lunga. Lo riproponiamo oggi nel contesto della discussione che abbiamo aperto intorno alla questione del diritto di asilo.)
di Filippo Furri
Risaliamo in macchina, prendiamo il bivio per l’Isola delle correnti e guido lentamente verso il campeggio dove viene in vacanza quasi ogni estate. È una notte di luna bianca, più avanziamo verso il...
di Domenico Fornara (diplomatico)
(pubblichiamo una risposta al nostro "Diritto d'asilo: una proposta politica").
Idee condivisibili (sostengo da sempre che occorra uscire da una mentalità di emergenza e lavorare su programmi di migrazione/asilo di medio lungo termine, armonizzati in ambito UE, non dettati unicamente da esigenze di sicurezza) ma irrealizzabili per motivi di ordine giuridico ed organizzativo. Innanzitutto lo status di rifugiato è giuridicamente incompatibile con la presenza dell'interessato nel proprio...
Invece di investire denaro europeo e nazionale per erigere impossibili muraglie all’interno del Mediterraneo, facciamo funzionare, nei paesi extraeuropei colpiti dalle guerre, le nostre ambasciate, recepiamo le domande di asilo e organizziamo il trasporto legale e sicuro nei paesi d’accoglienza. Invece di trovarci costantemente non nell’emergenza immigrazione, ma in quella umanitaria, dovendo ripescare annegati e sopravvissuti, strappiamo agli scafisti l'organizzazione del trasporto dei rifugiati dall'Africa alle coste europee, rendiamo...
Abbiamo ricevuto da Massimo Parizzi, amico di Nazioneindiana, una mail che ci sembra importante pubblicare tal quale. È un’indicazione rivolta a chi sente l’esigenza di fare qualcosa di concreto per le condizioni dei profughi giunti a Lampedusa.
Cari amici,
mia sorella Franca, medico, vive da anni a Lampedusa, dove, con la nuova giunta, è diventata assessore alla sanità e, fra altre cose, all'accoglienza e primo soccorso ai migranti. Suo figlio Matteo,...
http://youtu.be/HPHKiAlXMkg
Un milione d’anni fa ecco Mohamed. Fuggiva da Mogadiscio per salvarsi la vita. Lo rinchiudevano cinque mesi a Ganfuda prigione libica di Bengasi e «il direttore della prigione si chiama Ibrahim, lui ha deciso che se vuoi essere libero devi pagare denaro». Mescolava la scabbia, le zecche, i soldi, la libertà, confezionava la vela, costruiva la zattera e «c’è questa grande nave» e «noi eravamo 260» e «qualcosa del...
E’ raro in questi giorni ascoltare e leggere parole risparmiate dalla retorica dell’indignazione e dalle sue formule, fra gli "inaccettabile…", "vergognoso…", "che non si ripeta più…" degli "indignati speciali". Una protratta e ripetuta deportazione a pagamento, in un piccolo tratto di mare, facilmente controllabile, dalle rotte prevedibili da anni, di donne uomini e bambini stipati per giorni in barconi fatiscenti, come in vagoni merci piombati di non lontana memoria, diventano un evento fatale, biblici sbarchi di "sventurati", quasi che il fato di Zeus e Poseidone avesse qualcosa a che vedere con ondate migratorie di cui si conoscono benissimo cause ed effetti.
di Giovanni Giovannetti
(prelevo, con il consenso degli interessati, questo molto interessante scritto dal Primo Amore, a.s.)
«Se alle elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico». Lo ha detto Beppe Grillo, con buona pace della ragione, dell’interesse nazionale e di ogni residuo di idealità, in linea col più becero-populista-opportunista leghismo sedimentato nel maroniano “pacchetto sicurezza” che, il 24 aprile 2009, introdusse...