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diario di viaggio

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In viaggio con Ci (1/2)

di Paolo Morelli (Storia di un diario che doveva esser lungo e invece dura tre giorni scarsi. Storia anche di uno strano tentativo di soluzione, pure andato a male, e poche altre cose ancora...) La disgrazia di Don Chisciotte non è la sua fantasia; è Sancio Panza. F. Kafka aggiunta scritta oggi, circa venti anni dopo Mi decido a render pubblico in qualche modo questo breve diario solo molti anni dopo, per ragioni che...

Balcanica

di Filippo Polenchi (foto di Andrea Biancalani) #1 I nostri compagni di viaggio ci introducono nel sonno. Un vecchio non respira, accanto a me, dall’altra parte del corridoio. Ha un vestito grande e marrone, le maniche di fustagno gl’inghiottiscono le mani. Solo la punta delle dita ballonzola in una fibrillazione ritmica. Il viso del vecchio è accartocciato, scuro, carta gialla da macelleria, da negozio alimentare disposto in curva. Quel viso non...

da “La stagione della strega” di JAMES LEO HERLIHY

Belle Woods, Michigan _______ Nel mio letto, 2 settembre 1969 A volte credo che mia madre ci azzecchi proprio quando mi definisce un biscotto freddo. Ho appena passato cinque minuti interi a osservare gli oggetti nella mia stanza sforzandomi di pensare a cose tristi tipo: oddio, quanto mi mancherà la bambola della principessa, oppure a ripetermi: “Gloria, questa sarà l’ultima notte che passerai qui” e cose così.      Ma non succede niente. Magari penserete...

LO SGOMBRO E’ IL PESCE DEL FUTURO Cronache da altrove


di Anna Tellini

Non ci potrei giurare, ma l'ho capito quel giorno, direi, di essere davvero tornata a casa. Che poi sarebbe il giorno di due soste a modo loro memorabili, in due località che per l'occasione ho diligentemente annotato, intanto perchè non capita sempre – di tornare a casa, intendo; e poi perchè a nessuno, scommetto, verrebbe in mente altro che scordarle al più presto.

cronache da Pechino #5 (frammenti)

di Gabriella Stanchina Il mio soggiorno in Cina sta per finire e voglio dedicare questa cronaca ad argomenti che riguardano la vita quotidiana dei cinesi. Un piccolo compendio di Pechino per frammenti. SUPERSTIZIONI: come molti sanno, i cinesi ritengono che il numero 8 sia il numero fortunato per eccellenza: le Olimpiadi cominceranno l’8/8/2008 alle 20.08. Il 13 e il 4 portano sfortuna (l’ideogramma del numero 4 si legge come "si" che...

cronache da Pechino #4

di Gabriella Stanchina Ho approfittato del bel tempo per visitare gli hutong. Nella foresta di vetrocemento dei grattacieli di nuovissima costruzione, gli hutong sono il sottobosco, umile e proliferante tappeto di muschio e pianticelle. Gli hutong sono i quartieri della vecchia Pechino, costituiti da case a un piano (per evitare che qualcuno potesse guardare l’Imperatore in visita dall’alto in basso) raccolte intorno a cortili quadrangolari. La casa a nord, privilegiata...

cronache da Pechino #3

di Gabriella Stanchina Domenica ho visitato il Palazzo d’Estate, la residenza estiva dell’Imperatore. È un luogo di stupefacente bellezza, simile alle antiche miniature indiane e persiane che raffigurano il paradiso. Da una collina verde di pini e cipressi punteggiata di padiglioni e templi si scende verso l’armonioso e vasto abbraccio di un immenso lago, che da solo occupa i tre quarti della superficie del parco. Lungo il lago, attraversato da...

cronache da Pechino #2

di Gabriella Stanchina Oggi, sotto una pioggia battente, ho visitato la Città Proibita. Ho camminato ininterrottamente per sette ore per coprire i suoi 720.000 metri quadrati e scrutare dalle grate di legno nell’interno di alcuni dei suoi 890 palazzi. È un’esperienza difficile da descrivere e del resto credo che l’intenzione di coloro che nel tempo costruirono e ampliarono questa città fosse proprio quello di sottrarla al dominio della parola....

cronache da Pechino #1

di Gabriella Stanchina Oggi ho visitato il Dongyuemiao, uno dei più grandi templi taoisti della Cina. Il tempio è costituito da una vasta successione di padiglioni e cortili, circondati da bassi edifici rossi a due piani, una sorta di chiostri. Salendo al secondo piano, tra grate di legno laccato e lanterne la vista spazia su un oceano pietrificato di tetti a pagoda, onde schiumanti dell’alterno corso del destino. Ai quattro lati...
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