di Stelvio Di Spigno
La perfezione del nulla
1.
Questa rosa è gratuita.
Rubata tra le scale, è la restituzione
del sangue speso inutilmente
per amare mia madre.
Non sono le parole.
Ma le anche, il movimento.
L’alito ingessato la saliva
mi diceva che ogni bene
è come mordere
un confetto salato.
Oggi mi ci rompo la testa
e come prova d’eroismo
aspetto che fuoriesca
materia non eletta:
il mio cervello.
2.
Ci sarà sempre da qualche parte
un mantello di schiuma alla bocca
l’orgasmo di chi arriva all’oggetto
il sonno...