di Nicolò Cattaruzzo
D. F. Wallace ricorre spesso all’uso di incisi nella prosa non narrativa, costruisce periodi interi attorno agli incisi tanto che se venissero rimossi il testo continuerebbe a funzionare ma risulterebbe scarno e arido.
di Nicolò Cattaruzzo
... e se questi incisi venissero eliminati la narrazione risulterebbe scarna, priva della forza e dell’ironia che invece acquisisce grazie all’uso abbondante, pieno di inventiva e non dogmatico che Wallace ne fa.
Quando vennero presentati, lui fece una battuta, sperando di piacere. Lei rise a crepapelle, sperando di piacere. Poi se ne tornarono a casa in macchina, ognuno per conto suo, lo sguardo fisso davanti a sé, la stessa identica smorfia sul viso.
di Daniele Ruini Dove ti trovi adesso è immobile e tranquillo. Niente schizzi urla radio vento qui. Niente tempo né rumori reali, solo il tuo sangue che stride nella testa.
Smarrirsi: quando lo smartphone sostituisce il destino
di
Alberto Bile
«Sono scappato a Honk Kong col primo idrovolante su cui son riuscito a salire, alle 3.45, e mi son messo a letto coprendomi bene per non farmi assaltare dai fantasmi, con una domanda in testa a cui non riesco a trovare risposta: che cos'è una città? Le case? La luce? I cammini che ci si sono fatti come le linee del destino...
di Andrea Corona
1. «Fondamentalmente non fanno altro che starsene lì in piedi». La generazione b(a)loccata di Mark, Tom e Drew-Lynn
Parlare di David Foster Wallace non può fare a meno di suscitare un entusiasmo prossimo a quello di chi si appresta a sfondare una porta aperta. Tale entusiasmo, tuttavia, è destinato a fare i conti con un’agrodolce presa di coscienza nel momento in cui si decide di passare dalle parole...
di Giuseppe Zucco
Giuseppe del Moro è il protagonista di questo romanzo. Dottorando, assegnista, ricercatore, alla fine un perfetto esemplare di precarietà sociale e esistenziale - soprattutto una persona distratta, ma distratta a livelli epici. Com’è nato e si è sviluppato durante la scrittura del romanzo questo personaggio?
Giuseppe prima di essere un personaggio è la voce narrante del libro. Ho capito che volevo un personaggio che fosse al tempo stesso...
(Poco più di quattro anni fa veniva a mancare lo scrittore David Foster Wallace. Gli animatori dell'Archivio David Foster Wallace Italia hanno pensato bene di rendergli omaggio traducendo il saggio che J.J. Sullivan ha scritto e pubblicato nel maggio 2011 su GQ USA. Ringraziando Andrea Firrincieli e Roberto Natalini sia per la traduzione sia per la generosità, lo ripubblichiamo qui.)
Quando David Foster Wallace, scrittore simbolo della sua generazione, si...
di Cristiano de Majo
Gabriela Wiener ci regala con queste 13 divertenti
crónicas uno spaccato sui lati più oscuri e meno
esplorati della nostra società.
(Dalla quarta di copertina)
Mi rendo conto che la definizione di scrittore-performer è ambigua e imprecisa, ma non riesco a trovarne una migliore. È ambigua e imprecisa perché la prima cosa che fa venire in mente è lo scrittore bravo a leggere, il letterato con voce...
di Giuseppe Zucco
“Il Console le prese la mano. Si stavano abbracciando, o così quasi sembrava, appassionatamente: chi sa dove, dall’alto del cielo, un cigno, trafitto, piombò sulla terra.” Malcolm Lowry, Sotto il vulcano.
“Guardava la Jacuzzi schiumare bolle intorno alla gamba. E come dal nulla un uccello era improvvisamente caduto nella Jacuzzi. Con un piatto, prosaico, plop. Dal nulla. Dal grande cielo vuoto. Non c’era niente sopra la Jacuzzi se...
di Giuseppe Zucco
Per chi c’era, per chi vorticava la propria tenera età allo scoccare degli anni duemila, quando la faglia tra i due millenni era così poco divaricata che lo sfregamento tra i secoli scatenava ancora euforia e speranza, io iniziavo l’università, ci andavano gran parte dei miei amici, abitavo a Milano, portavamo i capelli lunghi, la barba tardo hippie, i jeans larghi, le sneaker con i lacci colorati,...
L'Archivio DFW Italia, lancia l'iniziativa 'Pale Winter': lettura collettiva de "Il Re Pallido" di David Foster Wallace.
Il 21 Febbrario del 1962 nasceva lo scrittore americano David Foster Wallace e in occasione del suo 50simo compleanno un gruppo di affezionati lettori darà il via ad una lettura ragionata del suo romanzo postumo, "Il Re Pallido", pubblicato lo scorso anno, tradotto in Italia dalla casa editrice Einaudi.
La lettura comincerà a partire...
ovvero "Una cosa noiosa che non ho mai fatto"
di Stefano Durì
Ho letto "Il re pallido" e alcune recensioni. In almeno tre di quelle italiane si afferma che ad un certo punto DFW parla della propria esperienza all'Agenzia delle Entrate, dando al romanzo anche "un valore testimoniale e autobiografico" (cit. dall'articolo di Sandro Veronesi, Repubblica, 31/10/2011). In quelle straniere (v. ad esempio qui o qui ) e anche...
di Giuseppe Zucco
Dalla viva voce di Alessandro Baricco alle colonne del Venerdì di Repubblica: Fondare una scuola, aprire un teatro, inventare un certo modo di fare televisione sono operazioni più simili all’arte che all’artigianato. L’iPhone, che è la risultante di molte cose, vi è certamente più vicino che non Infinite Jest di Foster Wallace. Ok, diciamo pure che resto colpito da tale affermazione, ma colpito come una martellata...
di DaniMat
The Pale King, di David Foster Wallace
(Little Brown & Co., USA + Hamish Hamilton, GB per Penguin Europa – pagine 547, Aprile 2011)
(Einaudi, IT – metà Ottobre 2011, traduzione di Giovanna Granato)
Lo scrittore stenografo – Di Charles Dickens si sa che a 16 anni, dopo 2 o 3 di sfruttamento in fabbrica dove sgobbò per risarcire i debiti di suo padre (finito in carcere col resto della...
di Andrea Cortellessa
«Il genere umano non può sopportare troppa realtà». Non lo ha detto qualche oscuro sofista della derealizzazione postmoderna. Lo ha detto, e più d’una volta, un grande della modernità più «eroica», quella più esposta al vento della storia, Thomas Eliot (si veda Burnt Norton, primo dei Quattro quartetti). Ciò malgrado – e anzi proprio per questo, data la coazione al citazionismo di noi postmoderni – sembrano queste...
Una tre giorni di reading, incontri, live-set e arte
dedicata a David Foster Wallace (1962-2008)
Firenze - 28/29/30 Ottobre 2008
Libreria La Cité Via Borgo San Frediano, 20r
28 ottobre ore 21
Melbookstore Via de' Cerretani, 16r
29 ottobre ore 18
Libreria Feltrinelli Via de' Cerretani, 30/32r
30 ottobre ore 21
Tan-Gram Via dei Serragli, 3r
28/29/30 ottobre dalle 22.30 circa + mostra “Funhouse”,
dedicata a D. F. Wallace dal 28 ottobre al 9 novembre.
Nova Radio-Città Futura fm 101.5 –
28/29/30...
di David Foster Wallace
Trascrizione del discorso di David Foster Wallace per la cerimonia delle lauree al Kenyon college, 21 maggio 2005.
Un saluto a tutti e le mie congratulazioni alla classe 2005 dei laureati del Kenyon college. Ci sono due giovani pesci che nuotano uno vicino all'altro e incontrano un pesce più anziano che, nuotando in direzione opposta, fa loro un cenno di saluto e poi dice “Buongiorno ragazzi. Com'è...
"A proposito, lo so che questa parte è noiosa e probabilmente ti annoia, ma si fa assai più interessante quando arrivo alla parte in cui mi uccido e scopro quello che succede subito dopo che una persona muore”. Caro vecchio neon, DAVID FOSTER WALLACE
di Francesca Matteoni
Domenica, 14 settembre 2008. Sono all’internet point di Judd Street, nel quartiere londinese di Bloomsbury: sullo schermo appare la foto di un noto scrittore...
Reading di David Foster Wallace
celebrazione del 150° Anniversario di HARPER'S MAGAZINE
New School Writing Program, May 25th, 2000
The New School Auditorium, New York City
Ticket To The Fair
I’m once again at the capacious McDonald’s tent, at the edge, the titanic inflatable clown presiding. There’s a fair-sized crowd in the basketball bleachers at one side and rows of folding chairs on another. It’s the Illinois State Jr. Baton-Twirling Finals. A metal...
di Christian Raimo
La notizia è che tra i 400 nuovi lemmi dello Zingarelli della lingua italiana ci sia, oltre ”raga”, ”arrapato”, ”ciulare”, ”intrippato”, ”gufata”, anche ”e-worker”, ma soprattutto il non proprio eufonico ”precarizzato”. Così, finalmente, se fino a qualche anno era difficile per un genitore capire perché il proprio figlio trentenne fosse ancora pascolante nella sua cameretta adolescenziale, e avesse quella faccia sconsolata, oggi invece la comunicazione intergenerazionale procede...
John Freeman intervista David Foster Wallace
I migliori travestimenti sono spesso quelli indossati sotto gli occhi di tutti. David Foster Wallace sembra aver capito bene questo concetto, perché, circa una volta all’anno, il giovane scrittore più temuto d’America prende una matita e - sotto copertura - s’infiltra nel mondo dei cronisti alle prime armi per mostrarci tutto quello che i giornalisti dimenticano di includere nelle loro storie.
In Una cosa divertente...