di Antonio Sparzani
Una delle prime parole che compaiono nei manuali di matematica è la parola insieme. E il primo capitolo è spesso dedicato alla “teoria degli insiemi”. Io mi sono chiesto sia da dove salta fuori questa parola insieme sia poi come abbia fatto a diventare un vero sostantivo, da avverbio che era all’inizio. Per soddisfare la mia curiosità sono andato a guardare alcuni sacri testi e naturalmente ho capito che, come spesso accade, occorre scavare nel latino.
Abbiamo già incontrato Forese Donati, detto Bicci (terzo cugino della moglie ufficiale di Dante, Gemma) qui dove trovate la prima parte della famosa tenzone. La seconda parte l’ho pubblicata qui, dove avevo anche accennato che Dante avrebbe ritrovato l’amico nel Purgatorio. A buon diritto dico “l’amico” perché, malgrado i toni duri e le insinuazioni provocatorie contenute nei sei sonetti della tenzone i due erano buoni amici e gli insulti...
Dopo le varie rime e l’ultima petrosa , e dopo il pane orzato del Convivio , e dopo anche l'ultimo ottimo contributo di Davide Orecchio, è tempo di addentrarci nella Commedia. Come ho già detto all’inizio di queste note, mi guarderò bene dal farvi rileggere i brani più famosi e probabilmente studiati e ristudiati a scuola, tipo Paolo e Francesca, conte Ugolino e via discorrendo, così come mi asterrò...
di Maria Pellegrini
A guardia delle porte del Purgatorio Dante ha posto un uomo politico romano di incrollabili principi stoici, Marco Porcio Catone detto l’Uticense
di Antonio Sparzani
Come si diceva qui Dante, grande ammiratore di Arnaut Daniel, il trobadour provenzale del trobar clus, l'oscuro, che incontrerà poi nel Purgatorio, lo vuol imitare a suo modo, e lo fa aggiungendo alla fine della sua raccolta di Rime quella che inizia "al poco giorno ed al gran cerchio d'ombra", ebbene, eccola qui, sempre senza tanti commenti, ma perché possiate apprezzare di quali preziosità di struttura, di...
Così si presenta Arnaut Daniel in Purgatorio XXVI, 142. Arnaut fu un trovatore (trobadour) provenzale vissuto circa un secolo prima di Dante e per il quale il poeta ha una grande ammirazione: è l’unico personaggio della Commedia che fa parlare nella sua lingua, la lingua d’oc, pur con qualche italianismo, ed è l’unico che Dante confessa – in De Vulgari Eloquentia II, 10, 2-3 – di aver cercato di...
Tra le opere in volgare di Dante, dopo la Vita Nuova, vi sono le Rime, di vario tipo, sonetti, canzoni, alcune anche di dubbia attribuzione, che vengono comunque riportate per sicurezza nei vari repertori danteschi. Vi sono in particolare, tra quelle considerate sicure, dei sonetti scambiati con altri poeti coevi con cui il Nostro intratteneva buoni o anche ottimi rapporti. Uno di questi è un certo Forese Donati: egli...
Sto cercando di percorrere, in ordine vagamente cronologico, l'opera straordinaria di Dante Alighieri, colui che ha finalmente messo su solide ed ampie basi la lingua italiana, allora detta "volgare".
di Giovanni Boccaccio... nelle spalle alquanto curvo, e gli occhi anzi grossi che piccoli, e il color bruno, e i capelli e la barba crespi e neri, e sempre malinconico e pensoso.
di Antonio Sparzani
Domani, 25 marzo, viene definito Dantedì, perché i valenti dantisti ritengono che il viaggio di Dante all'Inferno sia cominciato, nella smisurata e straordinaria fantasia del poeta, o magari nella realtà, non si può mai sapere, il 25 marzo. Mi propongo di mettere qui su Nazione Indiana, una volta al mese, dei piccoli frammenti di tutta la produzione di Alighieri Durante, detto Dante, senza commenti, che tanto dentro...
di Franco Buffoni
Dante e i suoi maestri
Nel canto XV dell’Inferno due parrebbero essere i punti fermi relativamente al rapporto tra Dante e Brunetto Latini:
– Dante mostra rispetto e affetto per il maestro: gli dà del “voi”; si rivolge a lui come a “ser Brunetto”;
– Dante condanna Brunetto alla pena eterna in quanto “sodomita”.
Il mio obiettivo è di mostrare come entrambi questi assunti possano essere messi in discussione, e persino...
di Ugo Cornia
La passione per il film western è un fenomeno che accomuna molti genii. Notissimo il caso di Ludwig Wittgenstein e di John Maynard Kejnes, insieme all’amico Pietro Sraffa, che grazie ai soldi di Wittgenstein avevano rilevato un piccolo cinema di Cambridge, dove proiettavano esclusivamente e continuamente i film western che poi andavano a guardarsi, mangiandosi dei sacchetti di carne di maiale fritta.
È invece molto meno noto che...
di Antonio Sparzani
Sembra che d’estate ci si possa concedere di darsi anche a letture cosiddette leggere, non so perché, veramente, visto che appunto d’estate si ha più tempo anche per meditare su letture più impegnative. Io comunque mi dedico, per esempio, a Thomas Mann, ma, per variare, ho pensato di concedermi una lettura che, dal titolo, certo suonava più leggera: si tratta del volumetto Noleggio arche, caravelle e scialuppe...
di Matteo Di Gesù
«Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire». Ogni tanto accade l'incresciosa evenienza per cui la citazione di circostanza, che dovrebbe ratificare una tesi, serva piuttosto a negarne i presupposti, ribaltandola e rivelando la fondatezza del suo contrario. Probabilmente la celebre sentenza calviniana, che, come un meccanismo a molla, scatta inesorabile a suffragio di qualche ciarla mondana...
di Antonio Sparzani
Il dantesco Convivio vuol essere, nelle sue intenzioni iniziali, una piccola enciclopedia dello scibile dell’epoca, Dante vuole farsi perdonare della, almeno apparente, leggerezza della Vita Nova («fervida e passionata, questa temperata e virile» ci avverte, contrapponendo a quella la presente opera), e delle Rime scritte in vita e in morte di Beatrice (e probabilmente di altre donne più o meno celate al pubblico sguardo) e intende anche...
di Antonio Sparzani
Sarà che ogni tanto, complice l’estate, il caldo, la pigrizia, smetti di aver voglia di occuparti delle mille cose fondamentali che ti circondano, il governo, la manovra, il verde pubblico, i disastri ambientali, l’anno internazionale della foresta, i guai piccoli e grandi tuoi o dei tuoi amici e vuoi riposare la mente su qualche cosa di molto bello e di non immediatamente urgente e vitale per la...
di Antonio Sparzani
I' cominciai: ``Poeta, volontieri
parlerei a quei due che 'nsieme vanno,
e paion sì al vento esser leggieri''
(Dante, Inferno, canto V, vv. 73-75)
Per accedere a un'idea bisogna cominciare a girarle attorno; si comincia scavando nelle parole che la rappresentano, che la dicono nella lingua che tutti conosciamo e che usiamo per parlare con i nostri simili anche, ma non solo, di quest'idea. Come la mettiamo con l’idea...