di Danilo Laccetti
Però, suonare così bene e nello stesso tempo sapere
che non hai nessuno intorno capace di apprezzarti
Čechov, Tre sorelle
Postilla pacifica e necessaria
Diritta, coerente, rispettosa vorremmo l’immagine di noi che negli altri si riflette, così come l’abbiamo vista riflessa nei nostri occhi per tanto tempo. Ciononostante a un dato momento, per impreviste, maligne occorrenze, l’immagine si fa storta né si dà verso di mutarle postura; eccola curva, non...
di Danilo Laccetti
Quando Čechov non sparò. Da Ivanov al Giardino dei ciliegi fa sempre la sua comparsa, autentica primadonna, una rivoltella; quattro volte su cinque spara, incidendo il corpo del racconto, ma, quando spara, non fa mai la sua apparizione in scena prima. L’ultima volta, per l’appunto al secondo atto del Giardino, viene addirittura esibita con ostentazione; il personaggio, Epichodov, dice di portarsela dietro per ogni evenienza (l’evenienza di...
di Danilo Laccetti
La voglia di far sapere che sappiamo
ci brucia la lingua – nel mio caso la penna
Alberto Savinio, Alcesti di Samuele
1. Nell’Ars amatoria Ovidio sollecita le belle e giovani ragazze ad uscire di casa per trovare marito, postillando così (III, vv.397-8): «Ciò che sta nascosto, rimane ignoto; nessuno desidera l’ignoto; /quando una bella faccia manca di testimone, i frutti ritardano». Come già accaduto in altri luoghi di quest’opera,...
di Danilo Laccetti
perché le cose che succedono non succedono
con un principio e una fine, si diramano in tutti i sensi
e vicino a una cosa ne succede sempre un’altra e un’altra ancora,
così le cose succedono in tutti i sensi e in tutte le direzioni
e non puoi tenergli dietro con la scrittura
e un mezzo per tenere dietro alle cose che succedono
gli uomini non l’hanno ancora inventato.
Luigi Malerba, Il serpente
Un estratto da
ARIOSO...