di Daniele Ventre Il Gesuita, romanzo di Franco Buffoni uscito nel 2023 nella collana Gli Oltre di FVE editori, si articola in quattro tempi narrativi. L’esordio in medias res, nel mezzo del cammino dell’adolescenza del protagonista Franco, si colloca storicamente nel 1964 a Gallarate....
di Daniele Ventre
Di scuole, tendenze, antologie e volumi miscellanei di poesia geograficamente connotati, sono pieni i più remoti angoli dello spazio letterario nazionale, fra scuole liguri, poeti lucani e piccole lineette lombarde.
di Daniele Ventre Usi ordinari di un linguaggio straordinario: il Grand Tour militante di Ferdinando Tricarico
Nel quinquennio culmine delle neo-destre globali, delle sinistre “destreggianti” e delle ritornate pesti-guerre-carestie, in tempi di neo-strapaese, strapaesologie, consolazioni, orientamenti, orientazioni, consolamenti, di lockdown e...
di Daniele Ventre Sin dal titolo, la raccolta di “raccontini” di Mariano Bàino, Di bistorte lune (Galaad edizioni 2023) mostra un’aura evocativa caratteristica, e suggerisce allusiva l’idea della dimensione lunare,...
di Francesco Forlani Da un po'sto collaborando con Limina Rivista, con delle autotraduzioni dal francese di piccoli assaggi ( essais) letterari pubblicati in oltre vent’anni sulla rivista parigina l’Atelier du Roman diretta da Lakis Proguidis. Dopo Philip K Dick, Franz Kafka, Anna Maria Ortese, Charles Dickens è stata la volta di Boris Vian. Qui una nota a un libro indispensabile.
L’ardente agonia delle rose. Antologia poetica
– nella traduzione di Raffaela Fazio (Marco Saya Edizioni, 2023)
Dalla nota introduttiva della traduttrice:
La poesia di Renée Vivien (Londra 1877 – Parigi 1909) ha una caratteristica imprescindibile: la musica perfettamente orchestrata di ogni componimento. La costruzione meticolosa del verso, che risulta nella più fluida naturalezza sonora, è tanto più sorprendente nella nostra autrice quanto la lingua usata è una lingua acquisita: la britannica Pauline...
di Daniele Ventre
Un immagine degna del Virgilio delle Georgiche, evocatore dell’ossessivo canto delle cicale, apre il quadro meridiano di Elea nei versi di In limine, incipit e portante melodica di sottofondo di Eos, ultimo sviluppo della poesia di Bruno di Pietro, di quella densa maniera breve che connota già altre sue recenti opere, come Baie e Frammenti.
Non è casuale che la silloge esordisca con l’evocazione di un rumore...
traduzione isometra di Daniele Ventre
LIBRO I
L’animo spinge a narrare di forme che in corpi diversi
mutano; questa mia impresa, poiché foste voi a mutarle,
voi sostenetela, dèi, e dal primo inizio del mondo
riconducete continuo fin nella mia epoca il canto.
Prima che il mare e la terra e il cielo che copre ogni cosa
fossero, un unico volto ebbe in tutto il cosmo natura,
quello che dissero caos: una grezza massa indistinta
e nulla...
trad. di Daniele Ventre
Aurea prima una stirpe di uomini nati a morire
fecero i numi immortali che hanno dimore in Olimpo.
Vissero al tempo di Crono, allorché sul cielo regnava;
ebbero vita di dèi, e l’animo immune da angosce,
scevri d’infelicità, di travagli; vile vecchiaia
non li opprimeva, ma sempre di piede e di mano immutati,
nell’allegria s’allietavano, ignari di tutti i malanni;
poi come vinti dal sonno morivano; v’era per loro
ogni bontà: dava frutto...
trad. di Daniele Ventre
Figlio di Leto, signore, rampollo di Zeus, di te mai,/sia che cominci o finisca, io mi dimenticherò,/ma di continuo, al principio e da ultimo e anche nel mezzo/ti canterò: però ascolta, offrimi prosperità.
di Daniele Ventre "Le Meduse di Dohrn è un'opera interamente Covid-free, che si è stratificata negli anni ed è frutto di innumerevoli incontri...". Esordire, nella recensione e nell'analisi di un'opera...
di Daniele Ventre (-2013 -con un contributo di F. P.) ...corpora prima, quod ex illis sunt omnia primis... LUCREZIO 1. Voi che sentite nel boato il suono degli isotopi fissili nel 'core'* della centrale fuso...
trad. di Daniele Ventre
III I GIOVANI O TESEO - PER I CEI A DELO
La nave scura di prua portava
Tèseo e insieme a lui due volte sette splendidi
figli di Ioni,
e fendeva il mare di Creta;
soffi di Bòrea nella vela candida
precipitavano,
su impulso di Atena chiara, scuoti-egida;
a Minosse il cuore punsero
bei doni di Cipride,
dea dall’aureo diadema:
non astenne più la sua mano
da una fanciulla,
toccò le sue guance candide,
e gridò Eribea, la figlia
di Pandíone...
Nota sull’ultima silloge di Giancarlo Consonni (Pinoli, Einaudi, 2021)
di Giuseppe Cinà
“Nel suo andare per il mondo, la poesia è autonoma da chi l’ha scritta… Ogni volta che trova ospitalità, risuonando nel corpo e nell’anima di un lettore … ha luogo una sorta di (ri)nascita ... La poesia dei poeti non potrebbe vivere senza il convivio, ideale e concreto, di chi la sa riconoscere.” (Il Quotidiano del sud, 21 marzo...
Trad. di Raffaela Fazio
Postfazione di Leonardo Guzzo
È nel breve saggio Filosofia della composizione, scritto nel 1846, che Poe enuncia le regole fondamentali della sua concezione poetica. La lunghezza, la “sfera d’azione” e il “tono” sono gli elementi costitutivi di ogni poesia fatta ad arte e il “maestro del mistero” ne definisce diligentemente senso e contenuto.
Quanto alla lunghezza, il limite deve essere quello “di una sola seduta”. Una poesia...
di Daniele Ventre
“Chiamatemi Chiaffredo. Ma non chiedetemi il perché…”: così si inizia, con richiamo evidente all’Ismaele del Moby Dick, il nuovo romanzo di Mariano Bàino, Il cielo per Roma, ed. Exorma 2021, ed è subito ironizzazione della forma narrativa par excellence, deformata in uno dei suoi modelli archetipici, secondo i principi di corrosione decostruttiva a cui l’autore di opere come L’uomo avanzato, In (nessuna) Patagonia e Dal rumore bianco...
trad. isometra di Daniele Ventre
Musa, raccontami tu la cara semenza d’Ermete,
lo strepitante bicorne dai piedi caprini, che in valli
d’alberi verdi s’aggira, insieme alle Ninfe danzanti,
che se ne vanno correndo su picchi di balza scoscesa,
chiamano Pan, il signore dei pascoli, fiero di chiome,
irto di vello, che in sorte ha ogni nevoso crinale
e le giogaie dei monti e i cammini impervi di rupi.
Egli tra fitti roveti da un lato e dall’altro...
di Bruno di Pietro
“Un pensatore lo si onora pensando” (E.Jünger)
1. Il tramonto della luna
Giunge a compimento con “Edeniche” (Moretti & Vitali, 2019) – il nuovo lavoro poetico di Flavio Ermini – un progetto che ha radici antiche. “Edeniche” copre quasi dieci anni di scrittura poetica ma rimanda ad una parola-chiave nella evoluzione del pensiero e della poesia di Ermini : la parola “anterem” (che è anche il nome della...
di Carlangelo Mauro
Un dialogo con la morte e con gli spettri, una discesa nell’oceano dell’inconscio attraverso la forza del ricordo: «Ricordiamo, ricordiamo esattamente» (p. 35). L’ultimo libro di Milo De Angelis, Linea intera, linea spezzata, uscito per lo Specchio Mondadori, fin dal titolo, s’imprime nella mente del lettore per questo ‘spezzarsi’ della vita di ognuno di fronte al dolore, all’inesorabile destino. C’è chi decide, come i suicidi,...
di Sonia Caporossi
Canteremo la resurrezione dell’anima consumata nella tecnologia. La notte, il sogno, la visione e la connessione. E tutto ciò che sublima le nostre anime a un ordine superiore di conoscenza.
(Manifesto del Connettivismo)
Con la sua trilogia o, per meglio dire, quadrilogia della fine di internet, composta dai romanzi Sentieri di notte (2012), lo spin-off Partita di anime (2014), La casa degli anonimi (2014) e L’ultimo angolo di...
Ogni poesia ci pone la domanda di cosa sia la poesia. Arriva di fronte ai nostri occhi come un oggetto misterioso. Ci turba. Porta la vita come una bufera nel linguaggio, e fa del linguaggio bufera.
Da dove arrivano quelle parole? Cosa le ha generate? I poeti lo sanno, anche se non potrebbero darne conto fino in fondo. È la dimensione sorgiva della poesia, quella che solo il poeta abita,...
di Antonio Francesco Perozzi
Mi piace parlare di Taccuino dell’urlo (2020, Marco Saya Edizioni) di Sonia Caporossi in termini di dialettica e “impaludamento”, intendendo con questi i due diversi impianti di significazione all’interno dei quali si muove il linguaggio del libro. Mi pare – voglio dire – che il Taccuino possa leggersi come reazione del linguaggio allo stress provocato da due spinte poietiche separate ma dipendenti l’una dall’altra: la prima,...
trad. isometra di Daniele Ventre (da Omero, Odissea, ed. Mesogea, Messina, 2014)
Dentro la sala, frattanto, lo splendido Odísseo rimase,
e per i proci tramava insieme ad Atena l’eccidio:
Dunque a Telemaco in fretta parlò con alate parole:
«Dentro, Telemaco, è bene che tu le armi d’Ares deponga,
sì, tutte quante; ed ai proci, invece, con dolci parole
parla, se mai ne cercassero e ne domandassero conto:
«Le ho allontanate dal fumo, ché più non...
di Lele Amoruso
O miseras hominum mentes, o pectora caeca. O misere menti degli uomini, o ciechi cuori.
Lucrezio, De rerum natura – II,13
QUALCUNO s’avvede guidando sulla superstrada, altri negli innumerevoli tragitti intercomunali.
Oppure giravoltando in bicicletta per stradine segnate da muretti a secco, o dal finestrino della Sud-Est; altri buttando giù l’occhio dall’aereo.
A volte si offre uno sguardo più lungo dai rari rilievi, più che alture, che la terra salentina ha,...
trad. in esametri di Daniele Ventre
Ricorderò, né potrei scordarmelo, Apollo l'arciere
lui per cui tremano i numi, se avanza alla casa di Zeus;
tutti dai troni perciò, appena si viene appressando,
sorgono allora d'un balzo, se agita l'arco fulgente.
Leto soltanto lo attende con Zeus il signore del lampo,
lei che gli allenta la cocca e gli chiude poi la faretra,
quindi gli prende fra mano da dietro le valide spalle
l'arma, per assicurarla ad una...
Prefazione di Maria Grazia Calandrone
La scrittura di Sonia Caporossi è mossa dalla necessità di comprendere filosoficamente il mondo, che si dà silenzioso nei suoi nessi, lasciando a noi il compito di decifrare la mappa di una realtà fatta di persone e cose che si muovono (e vengono mosse) stando in relazione.
Uno dei modi possibili di interpretare la realtà è infatti seguire il filo di una relazione, come nel caso...
di Daniele Ventre*
Questa, ovviamente, non era una semplice influenza. Non lo era per una ragione tassonomica. Ci sono i virus influenzali (tipo H1N1) e ci sono i coronavirus, come quelli che provocano il raffreddore comune nel 17% dei casi.
Ho citato il virus influenzale H1N1, perché è ben noto, per due varianti pandemiche particolarmente famose: la spagnola del 1916-1918 (fra i cinquanta e i cento milioni di morti) e l'influenza...
di Daniele Ventre
Al di là della prima impressione a caldo, non si può avere un adeguato confronto con un’opera come l’Ora stabilita di Francesco Filia senza seguirne passo a passo gli snodi interni. Lo spazio dato a una presentazione non è luogo opportuno per un commento perpetuo, e tuttavia è l’opera stessa, talvolta, a imporne in qualche misura la necessità, a richiedere al critico questa piccola messa solenne, questa...
di Corrado Aiello
Rischio l’enfasi
La porosità impervia del reale
La calma e la chiarezza di uno sguardo
Che non cede
Rischio l’attimo
La rapsodia onirica del se
La differenza al netto delle cose
Che vaniscono
Rischio il male
E il benessere vago del viaggiare
Il gesto noncurante del maestro
Che ripete
Rischio il grido
Il ritmo buio al fine della soglia
La voglia di inarcare un infinito
Che rifugge
Rischio il vezzo
D’involarmi altrove e senza nome
Ferita aperta chiusa riaperta
Dell’amore
Rischio scandali
Di pietre e di proietti alla...
di Daniele Ventre
A tempo dato aprivano origini.
Sul tetto a raso i nibbi planavano.
Ci si attendeva. Un tempo d’ira
batte alla porta con pugni fermi.
Restava il piede in basso. Confermano
lo stallo al segno –al limite minimo.
Le voci rauche al buio dànno
segno di corpi venduti a peso.
Volava il totem oltre il confliggere
di rupi dallo stretto. Tessevano
le donne parche tele a tema
per le vendemmie del sangue calmo.
Cedevano agli impulsi dal margine
dei lembi neri....