di Daniele Barresi
avvedersi
del bagliore di lucciole stinto
seduti cavalcioni sui bordi
di cengi calcaree
e isolare puntuti apici
d’agave infestanti dintorno.
*
Quest’odore che senti,
quello che tu chiamavi primavera,
altro non è che i fumi
d’asfalto che salgono per il caldo
su insieme ai pollini novizi,
non visibili. Si posano sulle latebre
sfuggono alle trappole delle mani,
vuote esultanze dei pupi al parco.
Non afferrano le ore del riso,
altro tempo non appartiene loro:
muoiono solo di mostrare
le cose nascoste
nelle tasche delle tute.
*
non...