di Giacomo Sartori
Le parole che leggiamo sono prigioniere, se ne stanno rassegnate nelle loro gabbie modulari, hanno gli occhi spenti. Sono stufe di loro stesse, stufe di noi. Non ne possono più di essere sfruttate come schiave, di essere sprezzate, violentate. Sanno che non possono scappare, e reagiscono non dando più retta a nessuno, lasciandosi andare all’abbruttimento. Se aprono la bocca parlano male - a chi si prende la...
di Daniela Rosi
Bonaria Manca è nata a Orune il 10 luglio 1925, penultima di 13 figli. Negli anni ’50, seguendo i famigliari in precedenza emigrati per gravi motivi, si trasferisce nell’antica Tuscia, in Alto Lazio, luogo carico di storia, immerso nella natura, un sito archeologico pregno di memorie etrusche che la colpiscono profondamente e le danno la sensazione di una continuità con la sua terra natale.
Nel 1965 va ad...
di Francesco Nardi
(…)
È chiaro che questo non era un
“tran tran”
anzi mi aveva scombussolato a tal
punto
che ero finito ancora al centro
psichiatrico diverse volte
due mesi prima degli esami mi
era capitata
una malattia all’intestino dal quale
me ne
avevano tolto 70 centimetri
e dovevo studiare ed ero fiacco e
non
riuscivo a concentrarmi… né a
dormire
insomma non so proprio come ho
fatto a
finire il liceo
e sono passato con 6+
Poi è morto mio padre
Poi ho passato sei anni qui da solo...
di Daniela Rosi
Alessandro Monfrini è nato a Mantova il 15.12.1980. Inizia a dipingere verso i 14 anni.
Sono i tempi del motorino e, assieme al fratello, comincia la carriera di writer. Parte armato di bombolette e, come tutti i graffitari, soprattutto elabora scritture. Questa forma di arte pubblica è legata storicamente alla periferia urbana e al bisogno di comunicare fra pari, visto che il sistema della comunicazione ufficiale non ha...