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Sara Fruner: «come spieghi la lingua / quando tocca il mondo»

È uscito per Crocetti Editore la raccolta poetica La rossa goletta di Sara Fruner. Goletta, come leggiamo nel dizionario etimologico posto sulla soglia del libro, è il nome della rondinella di mare, «che ha canto lamentoso», e questo dalla radice bretone GWELA, ovvero: piangere. Ospito qui alcune poesie, estratte dal libro. *** Invasione   in ogni anfratto s’è infilato ciò che tra noi è accaduto e questo è un fatto   persino nel ricciolo che...

Jon Fosse: «così sai che esiste / l’incomprensibile / che tutti comprendono»

È uscito per Crocetti il libro di poesie Ascolterò gli angeli arrivare del premio Nobel Jon Fosse. La traduzione e la cura è di Andrea Romanzi. Ospito qui alcune poesie scelte.     da I movimenti del cane (1990)   14 così sai che esiste l’incomprensibile che tutti comprendono perché ciò che è detto è sempre il contrario ma proprio allora esiste allora capiamo allora al contrario siamo presenti nelle belle oscurità della pioggia nella luce nera della pioggia   ***   Amore, un giorno di marzo   La confusione non attraversa l’amore...

Grido, non serenata. Poesie di lotta e di resistenza

Insistendo sull'urgenza di questo 25 aprile, ospito qui alcune poesie (Ángel González, Fayad Jamís,Bertolt Brecht), di lotta e di resistenza, scelte da Erri De Luca per la raccolta Grido, non serenata, pubblicata da Crocetti. Ospito anche la sua nota introduttiva.   *** Questa raccolta risponde all’insindacabile opera del caso che qui si è manifestato in forma di scaffali affastellati di libri di poeti accumulati da mio padre, poi da me. Li ho sfogliati...

Mahmud Darwish: «un altro giorno verrà»

    È in uscita per Crocetti Non scusarti per quel che hai fatto di Mahmud Darwish, spesso definito "il poeta nazionale della Palestina”, scomparso nel 2008. Ospito qui alcune poesie in anteprima.   Ho la saggezza del condannato a morte   Ho la saggezza del condannato a morte: non possiedo niente perché niente mi possieda, scrissi il mio testamento con il mio sangue: “Confidate nell’acqua, oh abitanti del mio canto”. Poi mi addormentai imbrattato e coronato dal mio domani… Sognai che il...

Giovanni Ibello: “quel vino fatto aceto che chiamavo incanto”

a cura di Carlo Ragliani Non di facile abbrivio si dimostra principiare una scrittura che voglia dirsi analitica nei meriti della poiesis di Ibello, e del resto neanche stupisce che obbiettivamente poco o nulla di significativo sia stato vergato sinora attorno alla poetica dello stesso, quantomeno in termini di critica stricto sensu. Niente di meno, del nostro non può non passare inosservata quest’ultima prova di freschissima stampa, così come nulla non...
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