Yes, we can
di
Francesco Forlani
Muore Craxi, muore Andreotti, vuoi vedere che muoio anch'io
e si dirà muore il Forlani e questo non è bello, sai
non è bello anche se è vero che Forlani muore
e se è per questo muore pure l'amore talvolta
ma mica mo, no, no non muore, almeno
e poi muori anche tu che leggi
e gratta e vinci e gratta e gratta sotto anche se
muori ogni volta che muore qualcosa, qualcuno
e...
di FRANCO BUFFONI
La rimozione della cultura nella società italiana ebbe simbolicamente inizio nei primi anni Ottanta quando tre reti televisive vennero concesse a chi attualmente ci governa. Il presidente del consiglio di allora, poi morto latitante – colui che è riuscito a rendere impronunciabile in Italia il termine socialista – era legato a filo doppio a chi attualmente ci governa: che in anni più recenti si è impegnato a...
di Giacomo Sartori
Facciamo una colletta. Accettiamo finalmente di giocare sul suo terreno, invece di cercare di tirarlo sul nostro (un ippopotamo potrebbe imparare a mangiare con la forchetta?), invece di aspettare sempre che la sinistra risorga e batta un colpo. Se ci mettiamo dieci euro a testa, e siamo anche solo dieci milioni, raggranelliamo cento milioni di euro. Se facciamo uno sforzo ulteriore e ne sganciamo cento a testa,...
di Franz Krauspenhaar
1. Milano e’ diventata più triste
Milano, qualcuno ha scritto recentemente, in fondo è una città qualsiasi di medie dimensioni, come ce ne sono migliaia nel mondo. Non è l’inferno in terra che qualcuno esageratamente rappresenta e nemmeno un porto ideale, mancando delle attrattive tipiche di ogni città del cuore che entra nel mito e nell’immaginario collettivo dalla porta (o Porta Romana) principale.
Io non sono d’accordo; conosco bene...
di Franz Krauspenhaar
1. C'era una volta la Milano da bere...
Nacque tutto da uno spot, quello dell’amaro Ramazzotti. Sulle note di Birdland, capolavoro jazz-rock dei Weather Report, si stendeva un tappeto d’immagini glamour della città di Milano nel pieno sfolgorio di paillettes. Se negli anni Sessanta c’era stata l’anticipazione – proprio l’aperitivo immaginifico - del grande attore teatrale e televisivo Ernesto Calindri, che beveva il suo Cynar in mezzo a...
di Aldo Nove
Vi mando il sunto di quel che ho capito io di queste votazioni.
Dopo due giorni di intense simultanee visioni di telegiornali e televideo ho capito che il centrodestra ha vinto in tutta Italia perché il centrosinistra dice che ha vinto lui per colpa di Prodi che manovrando le trame del comunismo internazionale plagia Fassino (che in fondo è di destra moderata, è un bravo ragazzo) e vuole...
di Piero Vereni
Ho appreso, con un po’ di sgomento anagrafico, che sono passati dieci anni da quella sera in cui Craxi, parzialmente “assolto” dal Parlamento che non concesse l’autorizzazione a procedere su alcuni punti, venne subissato di monetine e buuuizzato all’uscita del Raphael. Quella sera io c’ero.
La cosa (mia presenza, e monetine) per quel che mi riguarda potrebbe tranquillamente campeggiare nella storica rubrica “Chi se ne frega?” del vecchio...