di Silvia Belcastro Dal mio corpo escono tubi da mungitura perché devo allattare la notte, devo mettere al mondo le sue creature: su un nastro trasportatore sfilano, a distanza regolare, i miei fantasmi contornati di luce.
di Valeria Micale br>Ogni barriera del corpo ne mantiene l’integrità, impedendo la perdita di sostanza vitale. Anche le cicatrici servono a questo scopo.
di Annachiara Atzei Tutto ciò che si fa qui//lo si fa pensandoti./Non sono mai stata più di questo -/un organo cessato, un lembo/ da ricomporre. /Il mondo resta/lontano - intorno qualcosa ha ceduto./Credo che l'estate sia l'unica/stagione - quella in cui la sera/cantano le rane.
È recentemente uscito per D Editore Oltre la periferia della pelle di Silvia Federici. Un'opera che non pacifica, un libro che - tanto negli affronti quanto nei dialoghi - interroga radicalmente gli scenari dei femminismi contemporanei, e il corpo come luogo ancora profondamente politico nel suo continuo farsi e disfarsi.
Ospito qui uno dei frammenti centrali per la riflessione sul capitalismo come macchina disciplinare.
Il corpo nel capitalismo: dal corpo magico...
di Valerio Paolo Mosco
Olivia Laing ci insegna che il corpo ci disvela, ci rende umani in quanto testimonia la nostra vulnerabilità e con essa l’eroismo di coloro i quali non hanno rinnegato la vulnerabilità.
di Antonio Potenza
Da due mesi, ogni sera, la mia caviglia sinistra inizia a gonfiarsi come se qualcuno ci soffiasse dentro aria fresca. A guardarla dall’alto mi è subito parsa una zampa di elefante con quelle grinze orizzontali piuttosto scavate al livello del calcagno.
di Andrea Inglese 1. Il rifiuto di vaccinarsi, oggi, riposa su di una grande speranza: quella di mantenere individualmente un controllo sul nostro corpo, quella di controllare, attraverso scelte individuali, ciò che determina o influisce in modo rilevante sul nostro metabolismo, sulla nostra salute, sull’intero equilibrio psicofisico. Penso che questa speranza sia del tutto legittima, ma illusoria.
di Mariasole Ariot
Cara L.
Seduta sulle ginocchia dell’alba ho il volto rivolto ad est, ho sempre capito i segni cardinali, li sento nell’esofago, ti scrivo mentre la casa è un temporale.
di Mariasole Ariot
"Un senso di decadenza ci deprime, se opponiamo allo scatenamento senza misura, all'assenza di paura, il calcolo."
G. Bataille
Esiste una zona vuota, in perdita, all’interno della quale i soggetti si muovono attraverso la parola – nella quale i soggetti muovono e sono mossi dalla parola, incisi, marchiati, tracciati, modificati dalla parola, parola che proviene dalla propria bocca, come dalla bocca dell’altro. Il presupposto quindi per cui un soggetto venga...
di Francesco Staffa
Le assaggiatrici, dieci giovani donne che ogni giorno entrano nella tana del lupo per assicurare che il grande dittatore non muoia avvelenato. Dieci cavie che attraverso il loro corpo garantiscono la salvaguardia del corpo del lupo e con esso quello del corpo sociale che lui rappresenta e ha creato. Dieci donne che ingerendo cibo permettono la vita.
È tutto qui? Ovviamente no! Questo è solo uno dei livelli...
di Gabriele Drago
Sono incastrato tra i corpi del mattino. Tengo il mento in alto per non alitare su questo sconosciuto che sto abbracciando come fosse mio padre, ma cedo fino ad appoggiare la mia guancia sulle sue spalle. Non si accorge del peso della mia testa. Io invece sento una signora anziana che spreme i suoi grossi seni sulla mia schiena. La punta di una borsa mi sta scavando...
di Francesco Borrasso
C’è un luogo dove le cose assumono forme straniere. Questo luogo è un evento, il ricordo di un addio che non sono riuscito a bruciare; come una foto piantata davanti agli occhi, è la zona dalla quale non sono stato di capace di evadere.
Una parte di me ha cominciato a pretendere una scissione, è stata messa in dubbio la mia unicità, il mio fisico è venuto a...
di Alberto Brodesco
Impiegato di un call center si dirige in tenuta da ciclista verso le montagne per suicidarsi. Sta tutta qui la trama di Near Death Experience, film di Benoît Delépine e Gustave Kervern. A interpretare l'impiegato, in un film in cui gli altri personaggi sono solo comparse, è Michel Houellebecq. Si tratta di una presenza decisiva, che attraversa gli spazi del film conferendo massa alle componenti elementari che...
di Silvia Contarini
Al Ludwig Museum, Museo di arte contemporanea di Budapest, da qualche settimana e fino al 30 giugno c’è una mostra temporanea intitolata The Naked Man. Ci sono capitata per caso, visitavo questo museo che non conoscevo, ho visto il titolo e l’affiche, ho esitato temendo una mostra accalappia turisti voyeurs, una versione al maschile di nudi artistici femminili, ho finito per entrare e ho fatto bene davvero....
di Giacomo Sartori
Le persone parlano, parlano, e danno per scontato che tu le ascolti. La quantità di parole emesse sulla terra in un dato istante è impressionante, e se poi come unità di tempo si prende un giorno, o una settimana, si ha la misura dell’assurdità della condizione umana, oltre che della sua insostenibilità ambientale. In certe occasioni, per esempio le cene con invitati o le feste, il parossismo...
di Gianni Biondillo
La notizia lascia senza fiato. Alberto Arrighi, dopo aver ucciso a colpi di pistola Giacomo Brambilla, lo ha decapitato e ha dato fuoco alla testa della vittima in un forno a legna. Come si può parlare di un omicidio di tale inaudita violenza senza scadere nel già detto, evitando lo scandalismo di maniera? Innanzitutto, forse, ammettendo che non è affatto inaudita tale violenza. L'abbiamo vista, letta, udita,...
di Lello Voce
Cchiu’ luntana mi staje
Cchiu’ vicino te sento
(Libero Bovio, Passione)
a J.
La poesia è un arte che abita il tempo. E che ne è abitata. Quale che sia la sua storia, più o meno dal XV secolo in avanti, i millenni precedenti l’hanno formata come arte dell’oralità e l’oralità abita il tempo (e fa risuonare lo spazio).
La poesia è, innanzi tutto, la sua durata, il...
di Marco Rovelli
C'è una musica, nei libri di Erri De Luca, che torna sempre. Sempre la stessa, e sempre nuova. E' una forza che risuona fine alle orecchie di chi sta in attesa di un ascolto: la forza di un silenzio pieno di sguardo, che sprigiona suoni primordiali, essenziali. E' così anche nell'ultimo romanzo, Il giorno prima della felicità (Feltrinelli, 13 euro). Musica scarna, e precisa: poche parole, ma...
di Gianni Biondillo
Giorgio Vasta, Il tempo materiale, 311 pag., minimum fax, 2008.
Nimbo, un ragazzino di undici anni, si muove, nel 1978, in una Palermo ferina e brutale, ragionando come un filosofo razionalista. Un “mitopoieta”, per dirla con l'appellativo affibiatogli dalla sua insegnante. Tutto è parola per Nimbo, tutto è metodica sperimentazione della assoluta diversità. La sua.
Con lui si muovono due amici coetanei altrettanto esclusi dal mondo intero...
Sabato 24, alle 23,30, al Leoncavallo di Milano. Sarà davvero il concerto d'esordio di libertAria, in cui presenteremo molte canzoni che saranno parte del cd a venire - cd che stiamo inziando a registrare e che sarà fuori per giugno.
Un concerto che è anche il percorso cantato tra "Corpi": una moltitudine di corpi esposti. (Di seguito la scaletta commentata).
Il concerto si svolge all'interno dell'iniziativa "Suoni della memoria 2009", dove...
di Massimo Rizzante
«All’inizio il dono dell’arte si manifesta attraverso la malattia. A volte mi sento una creatura in cui coesistono innumerevoli spiriti: l’artista 1, l’artista 2, l’artista 3...»
Di ritorno dal Sud Tirolo, trovo queste parole registrate da una voce umana nella mia segreteria telefonica.
La riconosco: è quella di Nedko Serbajenov, un «essere scelto», un «eletto», un «veggente», un «pittore» sintonizzato con ’universo. Ogni sua opera possiede un suo stile....
Quando gli inquirenti cominciarono ad applicare nei riguardi di me, inquisito, i loro metodi di azione fisica, aggiungendo ad essi il cosiddetto "attacco psicologico", l'una e l'altra cosa provocarono in me un terrore così mostruoso da mettere la mia natura a nudo fino alle radici.
di Gianni Biondillo
Romain Gary, Biglietto scaduto, trad. Federico Riccardi, 223 pag., Neri Pozza, 2008
Da qualche anno a questa parte Neri Pozza sta (ri)pubblicando i romanzi di Romain Gary, autore francese dalla vita avventurosa, morto suicida nel 1980 e colpevolmente dimenticato qui in Italia, non so se per ostracismo ideologico o per pura distrazione.
Fra questi Biglietto scaduto, romanzo squisitamente borghese, per ambientazione e per tematiche, libro del 1975, che...
di Massimo Rizzante
Amo le stazioni termali. Immergermi nelle loro acque calde e rigeneratrici. Nuotare lentamente in una grande piscina blu.
Al mattino, soprattutto. Prima delle nove, quando l’allegro «Avanti, muovetevi!», lanciato da un robusto insegnante in costume da bagno, dà inizio alla lezione di water-gym programmata per una clientela alla ricerca dei suoi glutei perduti. I glutei, tuttavia, non sono vecchi e cadenti ! E neppure solo femminili! Sono glutei...
di Massimo Rizzante
A
Definire i contorni delle parole è diventato un compito difficile, soprattutto da quando le specializzazioni e i gerghi hanno invaso ogni campo, confondendo le frontiere delle arti e in particolare dell’arte letteraria. Parole come «contaminazione», «riscrittura», «riuso», «intertestualità» hanno fatto il giro del mondo in bocca a critici raffinati, precipitando poi nei manuali, per diventare, infine, luoghi comuni nelle tesi degli studenti più scaltri. Danilo Kis diceva...
di Massimo Rizzante
Dirò subito che ho incontrato una sola volta il grande “Jaufrè”, come lo chiamava Montale. Ricordate:
Jaufrè passa le notti incapsulato
in una botte. Alla primalba s’alza
un fischione e lo sbaglia. Poco dopo
c’è troppa luce e lui si riaddormenta
Quando un incontro importante resta unico, ogni gesto, ogni parola, ogni dettaglio della scena prende un’aria poetica.
Era l’estate del 1982. Credo luglio o agosto. Non avevo ancora diciannove anni. Ero seduto...
Sul De Bestiarum Naturis di Andrea Pedrazzini
di Massimo Rizzante
Pedrazzini disegna come Rabelais, sente come Plutarco.
Di qui, in primo luogo, il lato comico, non burlesco, non vignettistico, non caricaturale del suo tratto.
Il comico si fonda su un’acuta osservazione dell’infinita varietas della natura e sull’altrettanto infinita potenzialità della fantasia di mettere alla prova ogni travestimento dell’umano, ogni suo irrigidimento moralistico, ogni suo atteggiamento pedagogico, ogni sua pretesa astratta di giudicare...
di Francesca Matteoni
Consigli dai morti
All’origine di una fiaba c’è sempre una paura. Un ostacolo, un confine da varcare. Questa paura è la vegetazione inarrestabile del bosco, le ombre sul fondo dell’acqua, il muro di cinta di una casa ostile, la volontà del padre, la malattia, la perdita, il mutamento inatteso del corpo. L’eroe si trova ad essere il centro propulsore della difficoltà, il catalizzatore della violenza che prende i...