di Andrea Inglese Perché continuare a parlare invece di tacere? Perché usare o meno la parola "genocidio"? Perché un racconto vale mille immagini e mille cifre? Continuare a pensare quello che sta accadendo, attraverso due voci della diaspora ebraica: Anna Foa e Judith Butler
Moni Ovadia in occasione di una manifestazione a Savona a sostegno del popolo Palestinese ha inviato questa dichiarazione di totale supporto: mi sembra molto esplicita e senza ambiguità.
Il ciclo della primavera araba: nascita, morte e oblio mediatico
di Lorenzo Declich
Siamo nel 2010. Conosciamo le “masse arabe” per due motivi. Il primo: protestano quando appare qualche cosa che offende l’Islam. Il secondo: protestano quando Israele massacra i Palestinesi. I tiranni, nel primo caso, prendono i manifestanti a fucilate. Il loro ruolo, accettato e benvoluto, è tenere a bada l’anima nera dell’estremismo islamico: fanno bene a reprimere, anche...
Pochi giorni fa scrivevamo email ad operatori palestinesi del mondo cooperativo, che avevamo incontrato qui in Italia. L'obiettivo era scrivere insieme un progetto di scambi giovanili da presentare in uno dei rari Programmi Europei di finanziamento in cui si riconosce l'Autorità Palestinese. Non avevamo ricevuto risposte e ci sembrava un peccato sprecare una opportunità di questo genere. Oggi mi sembra di aver in mano solo la fionda di Davide...
Lunedì 14 maggio 2012, sul piazzale d'entrata dell'Università di Tel-Aviv si è svolta una cerimonia congiunta arabo-ebraica in commemorazione della Nakba palestinese.
di Davide Mano
“Ecco, l'hanno fatta davvero grossa”. Quando ho letto che, nell'università in cui mi sono iscritto per il mio dottorato e nella città più israeliana e più smemorata di Israele, Tel-Aviv, si stava per tenere uno Yizkor alternativo arabo-ebraico in memoria della Nakba palestinese, la prima reazione...
⇨ Arna's Children
di ⇨ Juliano Mer-Khamis
⇨ www.arna.info
⇨ Freedom Theatre You Tube Channel
di Orsola Puecher
La donna provata dalla chemioterapia, con la kefiah a coprire la testa dai radi capelli bianchi e il cartello in mano DOWN WITH THE OCCUPATION, sulla strada polverosa fra le auto ferme al posto di blocco dei soldati israeliani, che inerme dice loro con coraggio “Lasciateli andare… smettetela di torturali!“ è Arna...
di Helena Janeczek
Al campus di Gerusalemme andava forte il wonder- pot, una pentola a forma di ciambella in cui si potevano cuocere dei dolci senza il forno. Andavano forte le torte al cioccolato- suppongo pure all’hashish, ma non ho avuto occasione di assaggiarle- la musica che anni dopo sarebbe diventata world, il tè a litri, succhi di frutta, birra. Dormivo nella stanza della mia amica che vi era approdata...
Molto di quel che c'è da sapere è nelle fotografie di Vittorio Arrigoni.
Forse il nostro pensiero è semplice e ci mancano le sfumature sempre così necessarie nelle analisi, ma per noi, zapatisti e zapatiste, a Gaza c’è un esercito professionista che sta assassinando una popolazione indifesa. (Subcomandante Insorgente Marcos. Messico, 4 gennaio 2009).
Un commentatore di Nazione Indiana ha tradotto l'intervento da cui sono prese queste parole.