di: Francesca Fiorletta
"Intorpidito dai pensieri, insensibile alla scomodità delle scarpe che paiono muoversi autonomamente, arrivo nell'atrio e mi rendo conto di non ricordare dov'è la cantina. Sono a disagio in quella parte comune, che si vorrebbe neutrale Per quanto sia improbabile, temo di incontrare qualcuno con cui parlare. Certo, qui non c'è nessuno, ma per alcuni versi è peggio, mi sembra di essere, se non un ladro, almeno un impostore,...