di Elisabetta Abignente Arrivò il suo compleanno, e Luciano notò come fosse sempre più numerosa la schiera di enti e istituti che ne celebravano l’occorrenza, con una proporzione inversa rispetto alle persona a cui poteva attribuire un volto.
di Gianni Biondillo
La notte ha movimenti tellurici
che scoprono la vena pura,
illesa, della memoria sepolta;
sono come il geranio scosso
dal folle
nel mio mese più crudele
abbarbicato come sto
al mio futuro vergine.
Dei campi di pannocchie virili
che rubavamo canaglie
nulla rimane in questo
cavalcavia urbano dove
in fondo si apriva un quartiere
di baracche e cartongesso
e di nuovi prefabbricati
che il Comune regalava
(civile concessione a meridionali invadenti)
ai senza tetto e agli sfrattati.
I nostri padri li occuparono
in una bestiale corsa...