di Gianni Biondillo
Una piazza del Duomo piena di gente il 15 di agosto non l'avevo mai vista. File interminabili di gente che aspetta paziente di entrare nella cattedrale. La Milano estiva della mia infanzia è vuota, spettrale, tutt'altra dalla Swinging Milano che mi appare sotto gli occhi. Turisti, sopratutto. Stranieri. Moltissimi gli arabi, curiosi di conoscere il nostro stile di vita, le nostre bellezze artistiche. I loro vestiti, i...
di Davide Biffi
Cosa ne è della persona quando tutto il suo senso di sé, della sua storia ed esperienza, è in balia di etichette che ne riducono l'umanità?
A seguito delle rivolte negli Stati del Nord Africa, dall’inizio del 2011 sono giunte in Italia circa 62 mila persone, prevalentemente dalla Libia e dalla Tunisia. Venti di loro, cittadini nigeriani giunti dalla Libia via mare, furono inviati in un centro di...
di Francesca Matteoni
Che cos’è il sangue di cane. Che cos’ha di speciale la ferita, la cicatrice del randagio di strada, lo squarcio improvviso del compagno domestico aggredito da un altro cane, più forte. Il cane è l’amico leale, il servo, lo schiavo disprezzabile, e dunque l’insulto per chi sta sotto, umiliato dalla sua stessa fedeltà. Il figlio di. La creatura rabbiosa da sopprimere, la cosa storta che non si...
di Marco Rovelli
S. annoda i due indici delle mani stretti, lo fa più volte, come a dire quel che gli è mancato e continua a mancargli. “Noi senegalesi siamo così”, dice. Solidali. Non succederebbe che qualcuno venga lasciato morire per la strada. E' questo lo sradicamento, l'inaccettabile profondo: trovarsi in una comunità che non sa più di essere tale. Ci siamo incontrati in piazza del Duomo, perché S. (l'iniziale...
di Marco Rovelli
Marco Aime, docente di Antropologia culturale all’università di Genova e scrittore, ha pubblicato di recente due libri: La macchia della razza (Ponte alle Grazie), Il primo libro di antropologia e Una bella differenza (entrambi per Einaudi). Ma è soprattutto un appassionato antropologo che guarda al nostro presente, e ci è parso importante riflettere con lui, mettendo in gioco il suo acuto «sguardo da lontano», su quella che...
di Marco Rovelli
Clandestino, clam-des-tinus. Ciò che sta nascosto al giorno, e odia la luce. Chi sta nell'ombra. L'agguato al varco, là in fondo al corridoio nero, un film di Lynch. L'uomo nero, unheimlich. Uomo sabbiolino: Enter sandman. Exit light. Enter night.
Tu, clandestino, sei un delinquente. La tua invisibilità, la tua condizione d'inesistenza, prodotta dal diritto, da oggi il diritto la punisce. Che meraviglioso gioco di prestigio. E che meraviglioso...
di Marco Rovelli
Giovedì 5 febbraio è stato il giorno della vergogna. In spregio ai più elementari diritti umani, è passata la legge che, di fatto, spingendo i medici a farsi delatori, nega le cure ai "clandestini". E fa ancora più disgusto, tutto questo, se si pensa che coloro i quali l'hanno voluta sono gli stessi che, nel caso di Eluana, si riempiono la bocca con la salvezza dell'umano –...
di Marco Rovelli
La prima volta che ho incontrato i bengalesi romani c'era ancora il governo Prodi. Era il 28 ottobre 2007. Una manifestazione autoorganizzata, con migliaia di immigrati, la maggior parte dei quali irregolari e clandestini, per rivendicare il permesso di soggiorno per tutti. Per rivendicare il diritto al nome. C'era ancora quel governo che aveva suscitato illusioni negli immigrati, e che quelle illusioni stava rapidamente frantumando. "Noi vogliamo...
di Helena Janeczek
Al cimitero di Orta Nova, in Puglia, c’è’ un piccolo mausoleo di marmo bianco simile a quelli dedicati al Milite Ignoto. Ma il ragazzo che vi è sepolto non è caduto in guerra. E’ morto nei tempi di pace che hanno generato l’Europa unita, è morto perché credeva che potessero circolarvi non solo merci e capitali, ma anche le persone come lui che vogliono scambiare la forza...
Curare gli indigenti, soprattutto i bambini, è un dovere deontologico per tutti i medici, ma è un imperativo etico per un paese civile.
Non cancelliamo con un decreto un diritto costituzionale
…" chi di questi ti sembra stato il prossimo di colui che fu ferito dai briganti ?"
Quello rispose "chi ha avuto compassione e si è preso cura di lui"
ed Egli disse "va e fa anche tu lo stesso" (Vangelo...
di Giuseppe Rizzo
Qualcuno aveva una lampada ad olio. La spiaggia, non appena quello accese il lume, si riempì di ombre. Decine di fantasmi neri iniziarono a scontrarsi e maledirsi. Uno bestemmiava il cielo per tutto quel buio. Uno tirava pedate all’acqua del mare. Uno era inciampato e si era ricoperto di sabbia. La donna stava immobile con le gambe aperte. Il pancione brillava sotto la luce del lume. Fu...