di Davide Orecchio
– Cosa si fabbrica qui?
– Ignipotens. Puoi definirle anche auto del cielo. O micronuvole. Oppure succhiasole, al modo dei maiali quando ce l’hanno coi normoarto. Perché consumano l’energia della stella. Molta energia. E qualche porco sostiene che in presenza, o incombenza, di troppi ignipotens la temperatura s’abbassa e arriva il freddo. Ehi, guarda Felix, l’operaio surfer, come s’avvia veloce al ridotto! Ha fretta. Il varco riconosce il...
di Davide Orecchio
(La supercarne più rossa del rosso. Più sanguinosa di una vena recisa. Più tenera di un boccone di petali. Più nutriente di tre pasti completi. La mangiano gli uomini. Ai maiali, invece, disgusta ← la sua morbidezza, la sua fragranza. Il maiale rifiuta pancarnis.)
Sul marmo dei padroni e nel cartongesso dei servi. Dov’è la conurbazione degli avi e dei posteri. Nel solco dei padri e sulla calce...
di Davide Orecchio
La foresta è curiosa. Sembra una rete. L’erba è un tappeto di antenne e gliele rivolge (al porco svenuto, sconfitto). Svenire non è come il sonno, quando non c’è coscienza. Il porco non appartiene più al mondo. È figlio del nero che per un po’ abita senza coscienza. Lo spettacolo cui assisteva dal viaggio adesso l’osserva. Le bestie nascoste o posate sui rami lo scrutano. Cespugli...
di Davide Orecchio
L’appartamento, la città
Sul marmo dei padroni e nel cartongesso dei servi. Dov’è la conurbazione degli avi e dei posteri. Nel solco dei padri e sulla calce dei figli. Un maiale si sveglia. Non è città alta. Dov’è il relitto del Prenestino e non si tollera sole sui cavalcavia, né arriva luce al grigio del lotto, qui è solo l’ombra di città alta. Sul naviglio di Tor de’...