di Ludovico Cantisani
Cioran. Definirlo il più grande pessimista del secolo non è un’esagerazione. Grande per profondità della visione, abissale, grande per potenza delle immagini, grande per aver saputo frantumare ogni prosa nel momento stesso in cui infrangeva ogni certezza, ogni accortezza, ogni pruderie: lacerti, aforismi e mezze frasi è la dimensione feroce e minimale in cui si confinano i momenti più alti, e più profondi, della sua riflessione. Grande...
Farabeuf
o la cronaca di un istante
di Salvador Elizondo
traduzione di Giulia Zavagna per Liberaria Editore (marzo 2018)
Toute nostalgie est un dépassement du présent.
Même sous la forme du regret, elle prend un caractère dynamique:
on veut forcer le passé, agir rétroactivement, protester contre l’irréversible.
La vie n’a de contenu que dans la violation du temps.
L’obsession de l’ailleurs, c’est l’impossibilité de l’instant;
et cette impossibilité est la nostalgie même.
E.M. Cioran
Capitolo...
Prosegue la pubblicazione di interventi sul tema "scrittura non assertiva". Vedi l'incontro sulla poesia “non assertiva“ il 25 ottobre a Milano, nell’ambito di bookcity (con Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Andrea Inglese, Lucio Lapietra, Renata Morresi, Italo Testa e Michele Zaffarano). Il primo intervento di Mariangela Guattteri è qui.
di Marco Giovenale
I.
Parto assai volentieri dall’intervento di Mariangela Guatteri, che esorto a rileggere: https://www.nazioneindiana.com/2015/10/08/scrittura-non-assertiva/. Qui di séguito tento di esprimere alcune...
Qui l'intervista originale
Durante la trasmissione"Lectures pour tous", diretta da Pierre Dumayet, Louis-Ferdinand Céline evoca le polemiche suscitate dalle sue opere, episodi della sua infanzia, le sue idee sulla violenza e sulla letteratura. L'intervista è del 17 luglio 1957. Si tratta della prima apparizione televisiva di Céline. Come viene raccontato nel libro di Sophie de Closets, Quand la télévision aimait les écrivains: Lectures pour tous, l'intervista suscitò le reazioni indignate dei...
di Sergio Garufi
Le metafore sono strane, le incontri nei posti e nelle circostanze più impensati. Magari c'è un oggetto o un'immagine che sta sotto i tuoi occhi da anni, ti incuriosisce, senti che è lì lì per dirti qualcosa ma non riesci ad afferrarne il significato profondo, e allora passi oltre, rimandi tutto a un altro momento, tanto nessuno ci corre dietro. Poi all'improvviso, grazie a un incontro fra...
di Sergio Garufi
Platonici si nasce, e io, modestamente, lo nacqui. Me ne resi conto un giorno di 8 anni fa, quando un amico, che conosceva la mia passione per Houellebecq e Cioran, mi consigliò di visitare un sito in rete che elaborava dei coefficienti di correlazione fra autori diversi, ossia stabiliva matematicamente quanto due variabili statistiche x e y fossero collegate fra loro. Il risultato per il rumeno e...