di Donatella Di Cesare
(Pubblichiamo, per gentile concessione dell’autrice e dell’editore, un estratto da “Crimini contro l’ospitalità”, il melangolo 2014. Tra denuncia politica e reportage filosofico, questo libro è un viaggio in un centro di identificazione e espulsione, quell’Ade invisibile e nascosto dove vengono relegate le scorie umane della globalizzazione. Ma il viaggio diventa occasione per riflettere sui campi per gli stranieri, sulla retorica ambigua dell’accoglienza. Dove finisce la protezione...
Invece di investire denaro europeo e nazionale per erigere impossibili muraglie all’interno del Mediterraneo, facciamo funzionare, nei paesi extraeuropei colpiti dalle guerre, le nostre ambasciate, recepiamo le domande di asilo e organizziamo il trasporto legale e sicuro nei paesi d’accoglienza. Invece di trovarci costantemente non nell’emergenza immigrazione, ma in quella umanitaria, dovendo ripescare annegati e sopravvissuti, strappiamo agli scafisti l'organizzazione del trasporto dei rifugiati dall'Africa alle coste europee, rendiamo...
firmato da Maurizio Braucci, Goffredo Fofi, Alessandro Leogrande, Roberto Saviano,
Petizione al Ministero dell’Interno del Governo Italiano per la chiusura del Centro di Identificazione ed Espulsione di S. Maria Capua Vetere (CE)
Il sopralluogo nella caserma dismessa Ezio Andolfato del CIE di S. Maria Capua Vetere, avvenuto lunedì 2 maggio al seguito di due senatori, ci ha permesso di constatare le condizioni igienico-sanitarie in cui si trovano le 102 persone di...
di Marco Rovelli
Poche cose appaiono alla nostra coscienza più ripugnanti della pratica della lapidazione, con quella brutalità che istituzionalizza e legittima la violenza di una comunità verso un capro espiatorio, eletto in quanto debole e diverso, e lo fa con modalità che ci viene spontaneo chiamare “barbare”, ovvero totalmente, radicalmente “altre”, un’irruzione di una pre-umanità che vorremmo dimenticare, e che invece si ripresenta nella sua ferocia, installata al cuore...
Ieri nel CIE (ex CPT) di Ponte Galeria a Roma è morta Nabruka Mimuni. Aveva 44 anni. Sarebbe stata espulsa in mattinata, e le sue compagne l'hanno trovata impiccata in bagno. Nabruka era in Italia da più di vent'anni, lavorava per una cooperativa, e lascia un marito e un figlio. Era stata catturata due settimane fa dalla polizia mentre era in coda in Questura per rinnovare il permesso di soggiorno.
Sentite la...