di Gaia Manzini
Nel prezioso libello di Alfonso Berardinelli c’è un solo elemento che rende dubbiosi. Il titolo: Che intellettuale sei? Domanda che s’immagina pronunciata con sussurro gentile. Domanda che in realtà presuppone un lettore già eletto, o auto-elettosi, intellettuale. Tutti gli altri potenziali lettori si escludono da sé con orgoglioso diniego: tipico di chi, suo malgrado, è stato fatto fuori da un’élite. E questo è un peccato. L’intellettuale è...