di Giorgio Mascitelli
Uno degli avvenimenti più emblematici della vita culturale del nostro tempo è stato l’articolo, apparso sul Guardian nel 2011, del grande collezionista e gallerista londinese Charles Saatchi sul mondo dell’arte contemporanea, nel quale esso veniva denunciato come luogo dominato da volgarità modaiola e superficialità in tutte le sue componenti: artisti, galleristi, critici e pubblico. La novità non era certo nelle tesi, tutto sommato formulata con maggiori perspicuità...