di Francesco Forlani L’universo descritto in ogni suo minimo dettaglio di personaggi secondari, figuranti smarriti nella nuova civiltà del mercato globale, una catastrofe polifonica che soltanto la visione catartica del romanzo può contenere grazie a un potente gioco di specchi e di sguardi.
Io lo guardai
Io lo guardai e guardai le tracce dei bambini nel fango, e pensai alle gocce di pioggia ed alle orme d'una certa creatura estinta secoli fa, che i geologi avevano identificato presso una scogliera; e riflettei: se questo fango potesse pietrificarsi in questo momento, e rimanere qui nascosto per diecimila anni, io mi domando se la stirpe di uomini che saranno allora i nostri successori sulla...
di Orsola Puecher "Davvero, quel caseggiato in quel posto non si sapeva che vi stesse a fare: si pensava, mal proprio grado, che da bambino, facendo a rimpietterelli con altre case, si fosse rincattucciato lì e non avesse più saputo venirne fuori. Oramai s'era fatto vecchio ed arcigno."