(Dal 22 settembre è nelle librerie il nuovo libro di Chandra Livia Candiani, “La domanda della sete” (Einaudi 2020). Pubblico qui una piccola antologia della raccolta con una nota di Giorgio Morale).
Le mani rotolano la terra
la farina l’acqua il sale
impastano, bevono
e distinguono, raccolgono,
addormentano, addomesticano
il dolore, accarezzano, come un gesto
che prende il posto del pensiero, i suoi
manovali. Le mani sono ricche e vuote
conoscono molte altre mani
e caldo e freddo e...
di Giorgio Morale
Un canto all’infanzia sterminata. Vista dalla luna di Chandra Livia Candiani
Con una copertina rosso fiammante Vista dalla luna di Chandra Livia Candiani (Salani, marzo 2019) è un libro terribile: comprende due raccolte, “Vista dalla luna”, composta tra il gennaio 1999 e l'aprile 2000, e “La porta”, composta tra il dicembre 2005 e il gennaio 2006, accomunate dal tema dell'infanzia . “Puttana vestita di nero”, “Ti ammazzo di...
di Giorgio Morale
La prosa dei poeti: Il libro Il silenzio è cosa viva di Chandra Livia Candiani (Einaudi 2018, € 12) ha come sottotitolo L’arte della meditazione, con un chiaro riferimento alla pratica del Buddhismo da parte dell’autrice. Esso però si può definire con un’espressione nietzschiana “un libro per tutti e per nessuno”. I libri per tutti e per nessuno sono libri che sfuggono alle etichette e che proprio...
nota di Giorgio Morale
Silvio Perrella in un articolo su Il Mattino (19, 5, 2017) a proposito di Fatti vivo, il nuovo libro di Chandra Livia Candiani (Einaudi 2017) nota che “Chandra Livia Candiani mentre scrive è come se pregasse; i suoi sono esercizi di armonizzazione tra quel che è passeggero e quel che resta e sta ‘sopra il disordine della realtà’. Scrivere versi pregando è per lei l’infinito inseguimento...
di Giorgio Morale
Per alcuni le cose inutili sono indispensabili
Emoziona già la dedica, nel nuovo libro di Chandra Livia Candiani (“La bambina pugile ovvero La precisione dell'amore”, Einaudi 2014, già su Nazione Indiana qui), che dice l'amore per tutto quanto costituisce il nostro essere nel mondo.
“… A chi amo, a chi mi ama, ai monaci della foresta, agli indifferenti e agli spaventati dell’amore e dell’amicizia, ai vivi, ai...
Chandra Livia Candiani
È passato un anno.
Ora è prima o dopo?
In cappella si pregava
un Dio a tempo.
Venivo convocata,
non eri ben caricato,
non morivi secondo l’orologeria.
Troppa fame
troppo sonno
troppa voglia di conversare
troppe scuse per restare.
Quando l’assistente sociale
ha chiesto il nome
del tuo male
ho detto solo: “Fratello.”
“Cosa?” ha chiesto lei.
“Mio” ho risposto io.
Che ne ho fatto di me?
La poesia sanguinaria
dell’infanzia
il puma tatuato nel sangue?
Nel presto della corrente
sono pentolino di latte
che bolle e trabocca
fuori c’è cielo
c’è...