di Giovanni Catelli
I bambini guardano passare il treno, dal giardino della colonia, e salutano.
Ancora credono all’estate, all’ora del gelato, alla passeggiata serale.
Domani, ancora il bagno, la spiaggia, le corse a perdifiato, la pasta col ragù, l’aranciata, e le partite a calcetto, il profumo della polvere, che sale, dallo spiazzo bianco, innaffiato dal custode.
Il vento del crepuscolo muove le foglie del viale, già porta via le più stanche, annuncia i...