di Paolo Morelli È stato il mio primo maestro. Di sicuro è stato lui a convincermi di giocare tutte le mie fortune all’ala destra.
Avevo sei o sette anni quando è arrivato alla Fiorentina, di cui già ero tifoso.
di Lorenzo Mari Per molti anni, almeno fino al 2005, Giuseppe era stato considerato all’unanimità, Giuseppe compreso, come lo scemo del paese di P***.
Ma non era vero.
di Daniele Ruini Chissà se gli appassionati di calcio si sono mai chiesti che ci fa una maestosa torre sulla sommità dei distinti dello stadio Dall’Ara di Bologna... E qualcuno avrà mai notato che il Franchi di Firenze, se visto dall’alto, rivela una struttura a forma di D?
di Daniele Ruini Tre immagini divenute iconiche, tre momenti in cui tre grandi giocatori hanno, per così dire, rotto gli schemi, finendo al centro dell’attenzione non per meriti sportivi quanto per demeriti comportamentali
di Giuseppe A. Samonà
Divagazioni su: Sergej Roić, Achille nella terra di nessuno, Zandonai 2012 (nuova edizione Besa 2017, 188 p.)
Per chi come me ama la letteratura e il calcio – sì, questo mio testo è insieme una recensione e una confessione... – uno dei sogni più potenti è di riuscire un giorno a raccontare dal di dentro alcuni momenti, il senso di quella travolgente epica che ci parla delle...
Domenica 1 luglio 2012.
Siamo nell'ex convento dei Cappuccini di Mesagne. È il secondo e ultimo giorno della Terza festa di Nazione Indiana.
La cittadina che ci ospita porta ancora il lutto per Melissa Bassi, la studentessa uccisa il 19 maggio da una bomba fatta esplodere vicino all'ingresso della scuola a Brindisi, ferendo altre sei compagne scese dallo stesso autobus. A causa della presenza della SCO e al fatto...
di
Matteo Maria Orlando
Ernesto diavolo della pampa
figlio della tempesta
perfetta così come la palla
spedita appena sotto la traversa
sottratta, con l'inganno l'artificio
a Frey lasciato trafitto battuto
dal tuo nome
venuto al Via del Mare - a sabotare
il già visto il consueto, l'ordinario
*
Ernesto il tuo destro è il buio
della ragione, è un'equazione
la regola e insieme l'eccezione;
il fondamento di una fisica domestica
principio e compendio di balistica;
preludio alla formula magica:
Dìn dòn, dìn don
ha segnato Chevantòn.
*
Da quando non...
(il più breve, e a modo suo malinconico, fra gli Incontri ravvicinati di tutti i tipi raccontati fin'ora. G.B.)
di Alberto Tonti
Quando entro da Mauro il Bolognese sono già tutti a tavola da una buona mezz’ora. Le proteste per il ritardo si sprecano, mi giustifico raccontando che la riunione a Torino è durata più del previsto, che sull’autostrada c’era traffico, che ci ho messo venti minuti a trovare parcheggio, ma...
di Helena Janeczek
L’imminenza del 25 aprile mi ha fatto tornare in mente una storia. Non è una storia italiana, neppure una storia di resistenza in senso stretto. La trovo sorprendente, anzi bella, proprio perché è ambivalente e di profilo basso. Una storia tedesca. E di calcio.
L'aggancio per scoprila è stato un amico di mia madre, anche lui ebreo polacco di quelli scampati per miracolo, che gufava con tanta foga...
di Gianluca Veltri
Non sarà necessario riaprire il rosario pasoliniano dell’«io so». Quel misto di acume intellettuale e buonsenso popolare che spinse lo scrittore di Casarsa alla sua preveggente scomunica: «io so ma non ho le prove». Noi sapevamo, abbiamo sempre saputo che Denis Bergamini non si era gettato sotto a un tir.
Lo abbiamo sempre sentito in una parte di noi più intima, che non mente mai, che non può...
di Monica Flores Fernandez
“L’imbecille non dice che il gatto abbaia, ma parla del gatto mentre gli altri parlano del cane.”
Umberto Eco.
Questa frase di Umberto Eco che si trova nel Pendolo di Foucault, mi è sempre piaciuta molto. In questi giorni economicamente bui ma calcisticamente brillanti, le parole di Eco sono tornate alla mia mente con una forza nuova.
In uno dei momenti peggiori della storia di Spagna da quando è...
di Marino Magliani
Sono, ero, un appassionato di calcio. Sono, ero, un grande appassionato di calcio, ma strano, uno di quelli che non andavano allo stadio. Ci sono entrato poche volte nella vita. Una per tutte: mi trovavo in Spagna, un amico argentino mi convinse a investire in una partita, comprammo una decina di biglietti per rivenderli il giorno della partita (giocava il Barcelona contro El Real) sarebbe stato...
di Franco Buffoni
IL BAR DELL’INTER
E quasi ti vedo dentro il fegato
La milza i due polmoni
Che sobbalzano eretti separati
Ad ogni passo mentre ti avvicini.
Perché vieni da Matera
Più vera, e sai di bar dell'inter,
Lavorato mangiato,
Scoppi come una gemma.
REWIND
Roberto io vorrei
Non essere lì per cena
Da tua moglie e da te.
E in sala poter non entrare
Se no tua madre ti sgrida.
Ma solo nella stanza
Coi chiodi alle pareti
Il coltello l’inter
Le cartine.
Se stai in porta
Domani
Li...
di Luca Ricci
Io per sei giorni su sette inscatolo nella ditta di stoccaggio dove mi hanno assunto, vicino ai Navigli, un posto di merda siamo in tre quando uno si ammala si lavora in due però il numero di inscatolamenti rimane quello. Ma quei sei giorni lì, a inscatolare nella ditta di stoccaggio, non contano nulla, io esisto solo un giorno alla settimana, il settimo, alla domenica che vado...
Racconto per i miei compagni di squadra della Nazionale Scrittori Osvaldo Soriano Football Club
di
Francesco Forlani
Quella che valeva di più era la figurina di Dino Zoff. Per averla bisognava sborsare almeno quaranta giocatori, nessun doppione e soprattutto sperare che in banda non ci fosse qualcuno disposto a giocare al rilancio e a batterti sul tempo.
Un po' come quando cerchi di affittare un appartamento a Valbeneunamessa, vero e proprio...
un consiglio di Gianni Biondillo
Questo fine settimana artisti, scrittori, registi, architetti, fotografi, ma soprattutto, associazioni culturali, frequentatori della rete, oratori, biblioteche, scuole, campi sportivi e gli abitanti dei quartieri Bovisa e Quarto Oggiaro fanno una festa.
L'abbiamo chiamata MilanOpen.
Venerdì c'è l'inaugurazione della restaurata villa Scheibler (e tutta una serie di tagli di nastri e convegni). Da sabato mattina parte la festa popolare. Mi piacerebbe che anche gli altri abitanti di...
di Nadia Agustoni
Ricordo case come querce e i campetti di calcio, un paese nudo con il tempo disteso e la luce a sera presa di foschie. C’era un freddo più intero a ottobre, più compatto nel mutarsi dei colori e il cielo era di alta nuvolaglia e di dura tramontana. I muretti gelavano al primo trimestre scolastico e selvatica la pioggia, neanche cadeva, veniva avanti a giornate, sembrava sciolta...
di Matteo Ongari
Il momento concordato era l’intervallo tra il primo e il secondo tempo.
Appena l’arbitro fischiava e nello spazio aperto tra la tribuna e il cemento dei gradoni quel fischio diventava un lamento, ci alzavamo.
Scendevamo al bar, quello sotto la tribuna centrale.
Mio padre si faceva un caffè, l’ennesimo, o magari sorseggiava un mignon di Borghetto fumandosi una sigaretta. Io ne approfittavo per fare un salto al bagno.
La domenica, quando...
Tiziano Scarpa intervista Giuliana Olivero
Il calcio di Grazia di Giuliana Olivero racconta la storia di un’invasione. L’invasa è Grazia, che diventa molto più che tifosa di calcio. Ha avuto un’infanzia crudele, e non solo quella. Ma da grande inizia a seguire gli allenamenti della Juventus, si affeziona, si innamora, fa regalini e manda telegrammi chilometrici ai calciatori, lettere, biglietti, cravatte, fazzoletti, raccolte di foto ritagliate fedelmente dai giornali per...
di Tiziano Scarpa
L’unico giornale che ho comprato ieri, all’indomani dello scoppio della guerra in Iraq, è stato La Gazzetta dello Sport. Volevo vedere fino a che punto la realtà riusciva a non lasciare traccia su queste pagine che diffondono la peggiore ideologia della nostra epoca in mezzo milione di copie al giorno.
Il titolo principale in prima pagina della Gazzetta dello Sport di ieri 22 marzo 2003 era: “Notte da...