di Daniele Ventre
Un immagine degna del Virgilio delle Georgiche, evocatore dell’ossessivo canto delle cicale, apre il quadro meridiano di Elea nei versi di In limine, incipit e portante melodica di sottofondo di Eos, ultimo sviluppo della poesia di Bruno di Pietro, di quella densa maniera breve che connota già altre sue recenti opere, come Baie e Frammenti.
Non è casuale che la silloge esordisca con l’evocazione di un rumore...
Di Giuseppe Martella
I.
Colpa del mare di Bruno di Pietro (Oèdipus, 2018), è una composizione in dieci quadri, per cinque voci narranti, su due linee melodiche che spesso si intersecano o talora si corrispondono a distanza per antifone. Fuori dalla metafora musicale, in essa si realizza una continua dialettica di epica, lirica e dramma, in cui domina talora la dimensione speculativa, talaltra quella storico-narrativa o infine quella erotico-elegiaca. Dividerò questa...
di Daniele Ventre
L’immagine dell’Impero Romano come metafora politica dell’Europa, quale compare nella nuova raccolta di Bruno Di Pietro (Impero, Oedipus, Salerno/Milano 2017), è connotata da una plurivoca unità tematica. Le molte voci che la compongono rappresentano a tutti i livelli le dramatis personae della società antica, riproposte in una dimensione lirico-narrativa connotata da un caratteristico trompe-l’oeil storico ed esistenziale.
In tal modo la poesia di Impero rappresenta “i chiaroscuri di...
Di Bruno di Pietro
il mare diviso
(Canto di un cristiano e di un povero cristo)
i.
in questi tempi scuri
cerco porti sicuri
e accoglienza
ora che il mare è diviso
e sono inviso
all’altra costa
eppure le mie merci sono buone
quanto conti il mio pensiero
credo sia un dettaglio:
se vendo non sbaglio
il conto del dare e dell’avere
la questione di cosa sia vero
chi sia Dio chi profeta
inquieta il mercato
e non mi appartiene
(sarò pure cristiano per convenienza
ma degli scambi non...