Testo di Francesca Matteoni - Foto di Cristina Babino
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Le incandescenze scorrono tra i bulbi
sospendono in una mappa smossa
le reti stradali, le luminarie
sfiorite come un cancro sugli oblò.
Un codice pulsante di girini
appiccicati ai vetri, pari ai nervi.
Quando sono partita non sapevo
stillarmi a poco a poco in un passato
mi ci escoriavo intera, denudata.
Tornare è dissolvenza, emersione –
gli alveoli inturgiditi come bolle.
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Chiusa fuori sbircio nella finestra
sollevata sopra i cortili interni.
La donna dei gatti ha...