di Roberto Antolini
Gli anabattisti sono stati la parte più radicale della Riforma protestante, la componente che ha subito la persecuzione più feroce, sia da parte cattolica, che protestante (luterana e calvinista). Nella Zurigo cinquecentesca di Zwingli venivano annegati, ricevevano una morte d’acqua, perché d’acqua “peccavano”: la loro caratteristica più riconoscibile era infatti quella di rifiutare il pedobattesimo, il battesimo standard, di default per tutti, fatto in età inconsapevole, e...
di Silvio Mignano
Trovate il perimetro dell’allegria,
la superficie della libertà,
il volume della felicità...
Quest’altro poi
è un po’ troppo difficile per noi:
Quanto pesa una corsa in mezzo ai prati?
Gianni Rodari, problemi di stagione
11 giugno 2008
Il taglio della mano precipita, coltello opaco che fende il fluido, generando un’esplosione silenziosa di sfere tralucenti che mi vengono incontro, catturando e sparandomi in faccia la luce obliqua dell’ultima parte del giorno. Quattro, la destra, la sinistra,...
di Silvio Mignano
29 maggio 2008
Oltre la terrazza c’è solo l’Illimani, che ti sembra di poterlo toccare, e invece sotto, invisibile finché non ti avvicini al bordo, c’è lo sprofondo della città, le vie non asfaltate, laccate di polvere, la bottega senza vetrine con davanti i sacchi panciuti di cereali, spessi riccioli bianchi, rigatoni di grana giallastra, la rotonda con al centro un giardinetto di erba secca e...
di Silvio Mignano
20 gennaio e 4 maggio 2008
L’oscurità, di per sé tutt’altro che assoluta, è perforata da tremolanti luci aranciate, che si riflettono sulle pareti sporche come lingue d’acqua in una piscina asciutta. La folla si apre a ventaglio, in mezzo agli stridenti rumori delle seggiole trascinate sul pavimento di linoleum. Il rimbombo di una musica di chiesa, un basso stonato che dovrebbe richiamare Bach o il Requiem...
di Silvio Mignano
13 novembre 2007
Ovvero: io e le sciampiste.
Tutto è cominciato nel mio secondo viaggio a Potosí, quando abbiamo consegnato ai minatori del Cerro Rico l’ambulanza e l’apparecchiatura per i raggi X che avevamo promesso loro a marzo.
È stata una cerimonia toccante, come a quanto pare succede sempre, quassù. La brigata dei volontari di soccorso schierata nel cortile del piccolo ospedale a quattromilaseicento metri, tutti con le loro belle...
di Silvio Mignano
8 novembre 2007
«Come si chiama il suo, signora?».
«Vicky, si chiama Vicky».
«Ah, è una femmina, dunque, o sbaglio?».
«No, non sbagli, caro, è una femmina», dice la signora Mariam accarezzando dolcemente la testa della sua Vicky.
«E non le dispiace che rimanga sola? Non ha mai pensato di presentarle qualcuno?».
«Sì, ci ho pensato. Ma poi ho deciso che sta bene così, da sola con me. Non ha bisogno di nessuno....
di Silvio Mignano
12 agosto e 7 ottobre 2007
La pallina rimbalza con uno schiocco secco, tac, ciottolo o dado d’osso, sbatte contro l’interno del palo, un toc sordo, ed entra in porta con un rimbombo gutturale, ingoiata dal rettangolo buio. I giocatori, incardinati sulle sbarre di metallo già tutto arrugginito, hanno divise a strisce gialle e nere o tutte celesti, dipinte alla meno peggio, uno sbaffo color tuorlo d’uovo...
di Silvio Mignano
13 ottobre 2007
Sono tornato a Copacabana.
La prima cosa che ho fatto è stato girare come niente fosse tra le bancarelle dei fiori e delle statue della Vergine, guardando di sottecchi oltre la cortina di oggetti e colori. No, la lettrice di Proust non c’era. Ho sperato che fosse a scuola, ma no, era sabato. Ho sperato che stesse a casa a riposarsi dopo aver passato con successo...
di Silvio Mignano
18 agosto 2007
Ognuno porta con sé il paesaggio che sa, che ricorda, rimpiange o paventa. A me sembra un tratto della costiera tra Sperlonga e Gaeta, con meno alberi e senza gli ombrelli protettori dei pini marittimi. Graziano propende per la Riviera ligure, Marco oscilla tra il Lago di Garda e il Salento di Santa Maria di Leuca. Tutti siamo comunque vittime del miraggio interiore, prede della...
di Silvio Mignano
2 febbraio 2007
Il container delle nostre masserizie è ancora in viaggio, lo immagino perso nel vuoto dell’oceano, come quei minuscoli graffi schiumosi che si scorgono all’improvviso nel cobalto omogeneo guardando dal finestrino dell’aereo, e che a me piace figurarmi come balene – ma non so mica se da lassù si vedrebbe davvero una balena.
Il ritardo mi preoccupa unicamente per Beatriz. Noi siamo sufficientemente vaccinati per cavarcela, e...
di Silvio Mignano
15 agosto 2007
Vertigine. Guardando le murate oblique del Wayna Potosí, perfetta piramide di roccia e ghiaccio, triangolo di formaggino che si innalza a seimila metri nella Cordigliera Reale, qui sull’altopiano, così vicino che allunghi la mano e lo copri e ne modelli i fianchi con i polpastrelli, spinto dalla voglia di essere lo scultore cui è toccato in sorte crearlo. Vertigine, precipizio abrupto che mescola in un’unica...
di Silvio Mignano
21 luglio 2007
Il cammino da La Paz a Cochabamba abbandona l’altopiano prima di Oruro e sale fino ai cinquemila metri, tra montagne spezzate, dove il deserto è interrotto da una chiesa del Seicento, tozza pietra color tufo, una trachea tarchiata per campanile, o da un emporio di legno e lamiera. Dentro poche varietà di biscotti e aranciate frizzanti in bottiglie di plastica. Fuori, un bambino di un...
di Silvio Mignano
Venerdì 8 giugno 2007
La piazza della Cattedrale è un quadrato immenso nel centro di Santa Cruz de la Sierra, la più grande città boliviana, al centro a sua volta di un poligono di fiumi, savane e foreste tropicali. Davanti al sagrato di San Lorenzo sedili moderni, blocchi di marmo rosso incastrati ad elle. Più all’interno panchine tradizionali, a listelli di legno. Tutte occupate, tanta gente comodamente...
di Silvio Mignano
Sabato 24 marzo 2007
A mezz’ora di automobile dal Cerro Rico, scendendo di due o trecento metri, ci si trova in una valle lunga e stretta ed è come passare dall’inferno al Paradiso. Un fiumicello si snoda a coda di serpente tra i prati, fiancheggiato da salici piangenti e perfino da cipressi toscaneggianti. Vacche da latte al pascolo, piccole fattorie, un pastore che spinge a bordo strada un...
Una nota di Gianni Biondillo sul diario andino di Silvio Mignano
Ho conosciuto Silvio Mignano in una di quelle manifestazioni di provincia dedicate agli scrittori che, ho scoperto nel tempo, sono sempre più un modo non solo per farsi conoscere ai lettori ma anche un modo per conoscersi a vicenda. Io di lui non avevo letto nulla. Silvio, non me l’ha mai confessato, sono certo che già mi avesse letto,...