di Nicola Lagioia
Ieri pomeriggio, a Roma, Castro Pretorio, intorno alle 17.00, una signora di circa sessant’anni, impermeabile beige e sigaretta mezzo consumata tra le dita, ripeteva stupefatta: “mi ricordo gli scontri degli anni Settanta, ma i poliziotti che chiudono la Biblioteca Nazionale non li avevo ancora visti”.
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Martedì 11 ottobre, dalle cinque alle dieci di sera, un’assemblea pubblica è indetta alla Biblioteca Nazionale di Roma.
In una crisi politica e sociale ogni giorno più clamorosa, un’indifferenza feroce, una rabbia contro il valore stesso dello studio e della conoscenza, colpisce le biblioteche, le scuole, le università, l’editoria, i lavoratori della cultura, dello spettacolo, gli studenti, e tutti coloro che ritengono fondamentale la cultura per una comunità che vuole...
di Chiara Valerio
La perdita dell’abitudine a ritrovarsi e confrontarsi in piazza, al bar,
dal parrucchiere
è uno dei molti motivi che rendono la nostra democrazia
un guscio vuoto.
La rivoluzione non è una festa letteraria e questa non è una recensione. Le piazze del sapere di Antonella Agnoli (Laterza 2009) è un libro che una parte di me vorrebbe mettere all’Indice se ancora esistesse, o comunque vorrebbe bruciare. Perché una parte di me,...