di Piergiorgio Odifreddi
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Fa ribrezzo sentir pronunciare magnanimamente, da parte di un presidente statunitense, la frase: “Siamo tutti americani”. Se non altro, perché è almeno dal 1823 che l’espressione “americano” viene intesa dalla Casa Bianca nel senso di “statunitense”, appunto. Da quando, cioè, il presidente James Monroe enunciò la sua famosa dottrina, compendiata nel motto: “l’America agli americani”, che con un macabro gioco di parole intendeva por fine alle ingerenze...
di Antonio Sparzani
Qui la prima puntata.
Notizia bomba di questi giorni sembra essere lo spionaggio USA sulle comunicazioni di tutti, in particolare dei governanti dei paesi loro cosiddetti ― per amore o per forza ― alleati, che quindi devono, di fronte alla pubblicazione inattesa delle notizie, mostrarsi indignati, la Bundeskanzlerin in prima linea, ben s'intende, come sempre. Eppure, verrebbe da dire, la cosa si sapeva da tempo, almeno dalla prima...
di Antonio Sparzani
che cosa vada esattamente inteso con il termine terrorista può essere oggetto di discussione e di interpretazione; io proverò a dire, cautamente e minimalmente, che, se applicato a uno stato, l'aggettivo indica uno stato che, incurante di leggi interne ad altri singoli paesi e di convenzioni internazionalmente sottoscritte, eserciti un potere derivante soltanto dalla propria potenza militare con il preciso e unico fine di perseguire propri interessi...
di Helena Janeczek
Egemen Bagis, il ministro turco per gli affari con la UE, ha annunciato ieri sera che chiunque si avvicinerà a piazza Taksim sarà «trattato dalla polizia come un terrorista». La dichiarazione sembra un avallo ex post dello stato della repressione già in atto. Le testimonianze, i video e le foto da Istanbul parlano di ustioni e piaghe causate da sostanze chimiche mischiate all’acqua degli idranti, di attacchi...
di Noam Chomsky
L’attacco statunitense del 1 maggio al comprensorio dove viveva Osama bin Laden, in Pakistan, ha violato molte norme del diritto internazionale, a cominciare dall’invasione del territorio di uno stato sovrano. Inoltre sembra che non sia stato fatto alcun tentativo di arrestare la vittima.
Dopo l’uccisione, il presidente statunitense Barack Obama ha detto: “Giustizia è fatta”. Ma molti non sono stati d’accordo, persino tra i più stretti alleati. Il...
di Luca Lenzini
1. Quando, nel dicembre 2009, Barack Obama ritirò a Oslo il Premio Nobel per la Pace, nel discorso di accettazione(1) non mancò di notare – e lo fece in esordio, senza tanti preamboli – che il fatto di avergli assegnato quel premio poteva, per più ragioni, sollevare legittimi dubbi. In primo luogo, osservò, egli era all’inizio, e non alla fine, del suo impegno «sul palcoscenico del mondo»,...