Composizione
di Luigi Cinque
Kostro, Ungà, e bisbidis
di
Jean Charles Vegliante
Quivi babbuini,
Romei, peregrini,
Giudei, saracini,
Vedrai capitare.
(Immanu’el ben Shelomoh, Bisbidis, post 1313)
Quale, ammesso che ci debba proprio essere, il vero luogo della poesia? A parte quello mentale, delle “chiare, fresche et dolci acque” liriche (tra l’altro, probabili onde di un fiumiciattolo straniero, La Sorgue) da sempre straniato, e in realtà di “gnessulógo” reale financo nel piccolo paese del neologico scrivente (Zanzotto): ciò sia...