di Davide Gatto
(seconda parte)
Il delitto non è mai perfetto, ovvero “l’illusione indistruttibile”
Il processo è irreversibile? Abbiamo perduto per sempre il desiderio, la passione, la curiosità per l’Altro/altro, per il misterioso mondo reale delle apparenze? Tanto è lontano Baudrillard dal credere questo – coerentemente con quel nichilismo “creativo” cui si faceva cenno all’inizio – che arriva a considerare il trionfo attuale della scienza e della tecnologia una sorta di inspiegabile strategia...
Jean-Luc Godard
Francesco Vezzoli
Philippe Parreno
Santiago Sierra
Erwin Olaf
Sam Taylor-Wood
Andy Warhol
Mike Figgis
Melanie Gilligan
David Lynch
Jesper Just
Omer Fast
Doron Solomons
Guy Ben Ner
Vladimir Nikolic
Zbynek Baladran
Fischli & Weiss
Christian Marclay
Daito Manabe
Floris Kaayk
Zimoun
Zin Taylor
Adrian Paci
Till Nowak
William Kentridge
Masha Godovannaya
Runa Islam
Carlo Casas
Nicolas Provost
João Maria Gusmão + Pedro Paiva
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Nazione Indiana inaugurerà presto una nuova rubrica dedicata all'immagine in movimento, che proporrà la visione di video e film con cadenza regolare, anche succedendo, in modo più ampio e organizzato, a questo mio ciclo dedicato...
di
Francesco Forlani
Europeana è un libro uscito per la prima volta nel 2005 e riproposto un anno fa in una nuova edizione dalla siciliana duepunti. Se ne parlo oggi, in questa fine estate del 2012 è perchè la sensazione che ho, avendolo acquistato a Mesagne, alla libreria del mio amico Domenico Pinto, la Lettera 22, è che il libro sia effettivamente uscito nel momento in cui, su consiglio di...
di Marco Belpoliti
Viviamo nella videocrazia totale, sotto il dominio pieno e incontrollato dei mezzi di riproduzione visiva e sonora. Un presidente del consiglio registrato nella sua camera da letto con un cellulare, un killer che è colto in fragrante delitto da una telecamera, un viado che archivia nel computer i propri incontri intimi, le maestre dell’asilo colte in flagrante con un videoriproduttore, la terza carica dello Stato registrata da...
di Marco Belpoliti
La vergogna non c’è più. Quel sentimento che ci suggeriva di provare un turbamento, oppure un senso d’indegnità di fronte alle conseguenze di una nostra frase o azione, che c’induceva a chinare il capo, abbassare gli occhi, evitare lo sguardo dell’altro, di farci piccoli e timorosi, sembra scomparso.
Ho in mente un passo della Tregua di Primo Levi, proprio all’inizio del libro, dove i...