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Andrea Inglese

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Evanescenza e consistenza del mondo: Zanzotto versus Ponge

di Andrea Inglese
Il mio proposito è quello di avvicinare l’opera di Zanzotto a quella di Francis Ponge, utilizzando quest’ultima come un reagente che sia in grado far risaltare e porre in dialogo aspetti delle poetiche di entrambi gli autori.

CATALOGO DEGLI ARGOMENTI MAGGIORI E MINORI, DIFFICILI E ECCEZIONALI, IMPORTANTI E PERICOLOSI

di Andrea Inglese
Mi rimangono poche cose da dire / ovvero gli argomenti ultimi: / i reticoli dei condizionamenti / le visuali implicite / le strutture che stringono...

Il voto francese che interessa tutta l’Europa

di Andrea Inglese
A sentire qualche amico italiano, la situazione francese è davvero preoccupante, perché l’estrema destra francese non è come quella italiana, in fondo moderata e “bonacciona”, come il nostro popolo che sembrerebbe intrinsecamente inefficace anche nel fare il male.

La sineddoche israeliana e la contestazione studentesca

di Andrea Inglese Il comportamento del governo di Israele, e dei governi che lo sostengono, ci fornisce un’immagine che va ben al di là della specificità del conflitto israelo-palestinese. Questo comportamento è da leggere come sineddoche di una situazione più ampia, sia sul piano politico che culturale.

Vigilanza nera, ascolto bianco. Considerazioni critiche sull’antirazzismo europeo

Andrea Inglese
Guardare la storia della tratta atlantica e del colonialismo europeo da vicino non è più facile nel secondo decennio del XXI secolo che nell’ultimo del XX secolo. L’oblio, l’ignoranza, la semplificazione sono innanzitutto dei meccanismi di protezione. C’è una storia di sofferenze e di crudeltà estreme, di disumanizzazioni e disumanità inconcepibili, che vorremmo tagliare fuori dalla nostra identità collettiva di europei bianchi.

Kwibuka. Ricordare il genocidio dei Tutsi.

di Andrea Inglese
Ieri, 7 aprile, si è tenuta a Kigali la trentesima commemorazione dell’ultimo genocidio del XX secolo, quello perpetrato tra il 7 aprile e il 4 giugno del 1994 da parte del governo di estremisti Hutu contro la popolazione Tutsi e gli oppositori politici Hutu.

Rossi-Landi: programmazione sociale e poesia

di Andrea Inglese
Ciò che oggi cerchiamo di definire come il campo della poesia “di ricerca”, è un tipo di lavoro linguistico, interno al programma moderno della poesia, ma che opera simultaneamente su almeno due fronti: quello degli automatismi linguistici del discorso ordinario e quello degli automatismi linguistici insiti nella tradizione del genere letterario a cui fa riferimento.

Creazione di sé e progetto democratico

di Andrea Inglese
Cosa significa venire al mondo in una società individualista, in una società che concepisce se stessa attraverso l’ideologia dell’individualismo, ossia cosa vuol dire venire al mondo in una società che ha conosciuto la modernità occidentale? Prima o poi, chi nasce e cresce in essa sarà confrontato a un ideale forte, quello della realizzazione di sé.

“Autorizzare la speranza”: una lettura a più voci #3

di Maria Borio
La speranza è legata alle idee e ai fatti: nella storia dell’utopia le sono state spesso attribuite capacità di influire non solo sul pensiero astratto, ma anche sull’azione sociale e politica. Tuttavia, la ragione strumentale e le scienze ci hanno assuefatto a considerare la speranza soprattutto come una manifestazione intellettiva e emotiva dell’interiorità.

“Le mancuspie”, una nuova collana di poesia

Una presentazione e un'intervista ad Antonio Bux
, direttore di una nuova collana di poesia: "Le mancuspie" per le Edizioni Graphe.it. Volumi di: Luciana Frezza, Giorgio Manganelli, Gino Scartaghiande, Cristina Annino.

La vanga di Velázquez

di Andrea Inglese
Una riflessione sul rapporto tra immagini pittoriche, testo poetico e utopia. "Vi è una promessa di felicità delle più banali: l’impermanente per eccellenza sarà permanente, verrà sottratto alla duplice temporalità che corrode sia l’oggetto guardato sia il soggetto che guarda."

“Autorizzare la speranza”: una lettura a più voci #2

Interventi di Stefano Modeo & Tommaso Di Dio
sul saggio di Italo Testa "Autorizzare la speranza", uscito per Interlinea.

Quello che l’intelligenza aliena non può fare per noi

di Andrea Inglese
Il punto non è solo che GPT-3 ha immagazzinato una quantità di testi “che richiederebbe oltre 600 anni per essere letta dal più veloce lettore umano”, ma che noi non abbiamo la capacità di comprendere e tracciare i suoi ragionamenti, le “rappresentazioni” che si fa del nostro mondo.

“Esperimento su Bòttego”: un nuovo e-book di Nazione Indiana

« Esperimento su Bòttego » di Fabrizio Bondi
è un’anomalia letteraria, un’installazione decoloniale e burlesca, uno sbullonamento di monumento per riscrittura & cut-up; è il nuovo e-book di Nazione Indiana!

“Autorizzare la speranza”: una lettura a più voci #1

Interventi di Vincenzo Bagnoli & Francesco Deotto
sul saggio di Italo Testa "Autorizzare la speranza", uscito per Interlinea.

La trappola e il diniego. Riflessioni a margine della guerra

di Andrea Inglese
Appare oggi evidente che Israele, come progetto politico nazionale, è prigioniero di una trappola. Ma questa trappola si è andata costruendo fin dall’inizio della sua storia, ed è stata rafforzata attraverso tappe successive. Una trappola costruita da Israele stesso, ma con l’ampia collaborazione delle sue forze nemiche, gli Stati arabi e i palestinesi.

Le diverse ragioni del silenzio. Lettera ad Andrea Inglese…

di Giuseppe A. Samonà
Caro Andrea, ho come altre volte letto con grande attenzione e interesse il tuo articolo, tanto più che il titolo individua una prospettiva che mi trova completamente d’accordo. E sento il bisogno di risponderti, su un punto in particolare, ma non so ancora, nel momento in cui inizio a scriverti, se pubblicherò questa lettera o se te la invierò in forma privata

La tentazione di decontestualizzare e il dovere della narrazione. Sul conflitto tra Israele e Hamas

di Andrea Inglese
Il 9 ottobre, in un articolo apparso sul « Corriere della Sera », Paolo Giordano, noto romanziere, scriveva riguardo all’attacco di Hamas contro Israele, realizzato due giorni prima: “È uno strano paradosso della nostra epoca: per valutare meglio un evento non conviene più aspettare troppo, conviene quasi, al contrario, affrettarsi e perfino decontestualizzarlo.”

Su “L’osso, l’anima” di Bartolo Cattafi

di Andrea Inglese
La scena ricorrente in Cattafi è quella di un programma razionale, di conoscenza o azione, che s’infrange puntualmente contro il mondo (o il proprio sé inconsapevole e animale); in questo la sua tragicità e l’”antiumanesimo integrale” di cui ha scritto Baldacci...

Cinque poeti di “Nazione Indiana” al CIPM

Sabato 30 settembre alle ore 16h; CIPM di Marsiglia Cinque poeti di "Nazione Indiana" al Centro Internazionale di Poesia di Marsiglia: Mariasole Ariot, Francesco Forlani, Andrea Inglese, Renata Morresi e Andrea Raos. Letture e discussioni su vent'anni di attività letteraria indipendente.    

Citazioni sulla natura instabile dell’informazione (Darnton, Cristianini, Vonnegut)

di Andrea Inglese
Sono sempre parecchio scettico non nei confronti di chi addita l'estrema gravità di situazioni presenti o a venire - il male umano e sociale è un pozzo senza fondo - ma riguardo a chi vanta le grandi virtù di epoche passate.

ESISTE LA RICERCA: 1-2-3 settembre, Milano, Teatro Litta

Di Marco Giovenale
Esiste la ricerca (giugno 2022, marzo 2023, settembre 2023) è un esperimento in più momenti, tentativi, occasioni, in cui ci si confronta, orizzontalmente e non accademicamente, sulle nuove o nuovissime scritture di ricerca. Non si tratta di un luogo di visibilità: all’allestimento degli spazi manca un palco, manca una cattedra. Non c’è una regia in senso stretto, né dei “panel” di discussione. La discussione si sviluppa sul momento. Dal 2023 non ci sono microfoni né registrazioni. Esiste la ricerca è in definitiva un contesto per raccogliere – misurando tempi e voce – le diverse percezioni che oggi si hanno delle scritture sperimentali, complesse e di ricerca [...]

Semantica e sintassi beckettiana in Gabriele Frasca e Giuliano Mesa # 2

di Andrea Inglese
Anche per Giuliano Mesa il dialogo con l’opera di Beckett non è episodico, ma coinvolge procedimenti e risorse fondamentali del progetto poetico. Fin dalla raccolta I loro scritti, uscita nel 1992, Mesa pare elaborare in un suo modo personalissimo una costante della figurazione beckettiana: il corpo smembrato e derelitto.

Il frasario periferico e anarchico di Jean-Patrice Courtois

di Andrea Inglese
È indubbio che, anche nel XXI secolo, e particolarmente in Italia, la pratica poetica paia in gran parte incapace di battere cammini che si pongano al di là del paradigma lirico, quasi che la marginalità editoriale della poesia costringa poeti e poetesse a un gesto difensivo e rassicurante. Alcuni hanno, però, elaborato un punto di vista ben diverso...

Semantica e sintassi beckettiana in Gabriele Frasca e Giuliano Mesa # 1

di Andrea Inglese
Diversi sono i poeti italiani, in cui è possibile rintracciare un’influenza puntuale o un’affinità più generale rispetto all’opera di Samuel Beckett. Ma per nessuno di questi autori si può parlare, come avviene nel caso di Gabriele Frasca e di Giuliano Mesa, di un rapporto frontale e consapevole con l’intera esperienza letteraria beckettiana.

Domande. Da Samuel Beckett

di Giuliano Mesa
Ascoltare, domandare. Nell’ascoltare Beckett si ascolta il suo ascoltare ed ascoltarsi domandando. Non per la letteratura - con la letteratura. Né mezzo né fine. La letteratura interroga la vita. “Quando ci si ascolta, non è certo letteratura quella che si sente”...

Il poeta e lo storytelling

di Andrea Inglese
Il demonio si avvicina per dirti: “C’è in realtà un enorme bisogno di poesia!” o “È incredibile quanto la nuova generazione s’interessi di poesia!” o “C’è una sorprendente rinascita della poesia!” Io non ci credo ovviamente.

Nanni Balestrini – Millepiani

di Andrea Inglese
Per Nanni Balestrini potrebbe valere la formula dell’identità moderna che Pirandello coniò per Vitangelo Moscarda, uno dei suoi più celebri protagonisti. Ma per l’autore siciliano, uno, nessuno e centomila esprime ancora uno scandalo della ragione, un paradosso che tende a paralizzare l’azione, laddove, applicata a Balestrini, tale formula sembra conseguire da una consapevole strategia produttiva d’opere e iniziative.

Dialogo su pacifismo e non-violenza

di Andrea Inglese
In tanta furia di dibattiti, i dialoghi si sono fatti rari. Questo di Filippo La Porta e Luca Cirese tratta di una questione che è tornata ad assillarci oggi, in quanto spettatori di una guerra in corso alle porte dell'Europa.

Appunti su Charles Reznikoff, “Testimony” e la “documentary poetry”

di Giuseppe Nava
L’operazione che Reznikoff mette in atto per realizzare le sue opere più famose, Testimony e Holocaust, è estremamente semplice, ma proprio in questa semplicità sta anche il segno della sua radicalità. Reznikoff attua quella che Genette definirebbe versification, ovvero la messa in versi di un testo in prosa già esistente...
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