di Flavio Stroppini Il giorno in cui nacqui scendeva un caldo vento da nord. Nessuno riusciva a raccapezzarsene: “Dal nord arriva il freddo” dicevano. Ma a quel vento non fregava niente di cosa pensassero gli esseri umani. Lui soffiava come gli pareva.
Onan, le Alpi e Pirandello
di Giuseppe Schillaci
Si scrive per essere amati, diceva Roland Barhes.
E si sbagliava. Non si scrive per essere amati, ma per il piacere di farlo.
Scrivere è innanzitutto una pratica onanistica. Se poi questa masturbazione procura piacere al lettore, allora ecco la magia dell’amplesso. Ma di tale incontro, l’autore non può aver certezza, perché anche la lettura è una pratica solitaria.
Scrivere per essere amati è dunque una...
di Giacomo Sartori
Dove sono andati i draghi “mostruosi, giganteschi e bavosi” delle leggende trentine che ha riunito in questo volume Mauro Neri? E gli auseloni? E i basilischi, e gli aspi? Perché non stanno più rintanati sul fondo dei laghi di montagna, perché non si levano più in lento volo a terrorizzarci? Sono migrati altrove, sono estinti? E i cavezài, che entravano nelle case a buttare tutto all’aria, e...
di Giacomo Sartori
Il logo prescelto per le Dolomiti assurte a Patrimonio dell’Umanità non piace. E in effetti è brutto forte. Quella frammentazione geometrica delle pareti è più metropolitana che dolomitica: quasi impossibile non vederci dei grattacieli, resi ancora più nevrastenici dal cielo scarlatto sul quale si stagliano. Molti professionisti o habitué della montagna, noti o meno noti, sono insorti. Il presidente della Associazione Italiani Pubblicitari ha dichiarato che la...
di Christian Arnoldi
La montagne maudite
Il lavoro di selezione e di integrazione di immagini appena visto ha avuto come effetto l’esclusione e la rimozione di taluni elementi interpretativi e di talune visioni alpine che per tutto il periodo romantico erano andate di pari passo con quelle della belle montagne. La poetica del sublime percepiva le Alpi come un ambiente incontaminato e quindi anche selvaggio, minaccioso, rischioso, pericoloso. Esse erano per...
di Christian Arnoldi
La belle montagne
Nella seconda metà del XVIII secolo la produzione immaginaria ha alimentato una serie di differenti approcci alla natura quali ad esempio il viaggio, la marcia, la salita, l’arrampicata, la raccolta di materiali, la misurazione. Queste attività, intraprese dai cittadini europei, si sono poco a poco codificate e cristallizzate in due modalità stereotipate di rapportarsi alla montagna: l’alpinismo e il turismo. Tali modalità, strutturatesi nel corso...