di Franco Buffoni
Particolare il destino critico di E. E. Cummings. Sino all'inizio degli anni settanta per un critico letterario anglosassone era d'obbligo pronunciarsi su di lui. Con simpatia per i suoi funambolismi verbali e grafici, o con profondo disprezzo per la loro "futilità" o "inutilità". Ma se ne parlava. La critica avversa cercava di dimostrare come nella sua opera non vi fosse evoluzione alcuna, o maturazione, progresso. Come, in...
di Mauro Baldrati
“Non esistono i beat, ma solo un gruppo di ragazzi che vogliono essere pubblicati” dice il personaggio di Allen Ginsberg nel film Urlo. In effetti il vero Ginsberg tentò di smorzare l’attenzione dei media sul gruppo di scrittori e poeti di cui faceva parte, che tutti chiamavano beat, e in seguito beatnick. Erano soprattutto degli amici che vivevano insieme, che viaggiavano, che scrivevano e cercavano di pubblicare...
di Franco Buffoni
“Ormai l’America mi si era snodata davanti e mi pareva impossibile che la frode della dittatura avesse potuto uccidere tanti nostri talenti. Il sogno americano di Roosevelt si era impadronito della nostra anima, delle nostre illusioni. Forse non avevamo capito niente, forse non c’era niente da capire, forse Alberto Mondadori, grande, grandissimo, sfortunato editore, aveva cercato di aiutarci a sognare. Traducevo per lui, senza pensare ad altro...