Scrivere per seminare il panico
Breve viaggio nella letteratura di Roberto Arlt
di
Alessio Arena
“Arlt è il traduttore di Dostoievski in lunfardo”
Juan Carlos Onetti
L’irriducibile Artl, ostinato contraffattore della sua biografia e autore di un’opera sfacciata e onesta, vive negli ultimi tempi un rinnovato interesse editoriale, grazie soprattutto alle precise traduzioni di Raul Schenardi, che per Sur Edizioni ha tradotto recentemente la raccolta di racconti “Scrittore fallito” e per la salernitana Arcoiris ha...
Simón Mago
di
Alessio Arena
"In un lontano paese visse tanti anni fa una pecora nera.
Fu fucilata.
Un secolo dopo, il gregge pentito le eresse una statua equestre molto bella,
in mezzo al parco.
Così, da quel momento in poi, ogni volta che apparivano pecore nere venivano subito fucilate
affinché le future generazioni di volgarissime pecore comuni potessero
esercitarsi anche nella scultura."
Augusto Monterroso, La oveja negra y demás fábulas, 1969
Dopo la prima settimana di convalescenza era arrivato...
Il poeta che scriveva sugli alberi: fenomenologia di Reinaldo Arenas
di Alessio Arena
“Il realismo è quanto di meno realistico possa esistere in letteratura. Dacché esso elimina tutto quello che si muove in un essere umano: non solo la sua vita esteriore, ma i suoi misteri, il suo potere di creare, di dubitare, di sognare, di pensare, di vivere incubi.”
Da un’intervista concessa da Arenas a Ann Tashi Slater nella biblioteca dell’Università...
L’albero domestico*
di Pere Calders
traduzione dal catalano a cura di Alessio Arena
In questa vita ho avuto molti segreti. Ma uno dei più grossi, forse quello che era maggiormente in conflitto con la verità ufficiale, è il segreto che adesso trovo opportuno confessare.
Una mattina, quando mi alzai, vidi che nella sala da pranzo di casa mia era nato un albero. Ma non vi fate illusioni: si trattava di un albero vero,...
Somos el viento
Intermezzo silenzioso dalla Repubblica democratica di Plaça Catalunya
di
Alessio Arena
Gli unici sgomberati fino a pochi giorni fa erano i colombi della piazza. Sporchi, affamati come sempre, zoppicanti, più o meno consci di star perdendo il centro, gradualmente, spintonati verso gli alberi mozzi che costeggiano la Rambla, dove i turisti sono troppo impegnati per dare loro da mangiare, o verso il Passeig de Gràcia, con la sua minacciosa sarabanda...
di Alessio Arena
CIMITERO DI POZZOVECCHIO
ESTERNO GIORNO
L’aria di morte è quella degli enormi aranceti che sbucano nel selciato dei gradini di Pozzovecchio, le tonde radici nervose a scavare il profilo della discesa a terrazze che arriva fino al mare, alla sabbia grigia che s’è ordinata qui e lì, a partire dallo sfacelo delle ossa dell’isola.
Le croci del cimitero stanno tutte affacciate su una bassa collina di salsedine, inginocchiata davanti al...
Una ferita nella terra ecco il mio quartiere
di
Alessio Arena
Da sopra al ponte la Sanità è come una grande gabbia, nel petto squarciato della città un cuore che ha subito infiniti trapianti e adesso si sbatte solo lui, come un' anguilla il giorno di Natale. Attraverso le grate del ponte, come al di là di un filo spinato che separa i prigionieri dai sicari, ci vedi la capa...
di Alessio Arena
Sopra al marciapiede della Piazza di Cascorro i gitani hanno sistemato una coperta a terra e si sono messi a vendere i meloni rossi.
È domenica pomeriggio, e il mercato finisce sempre qua dove è iniziato alle prime ore della mattina.
I gitani sono così: tengono i capelli lunghi.
I gitani tengono le catene d’oro con la Virgen del Rocío o altri santi che non si capiscono.
I gitani si vestono...
di Alessio Arena
“ ... E io porrò inimicizia tra te e la donna
e fra il tuo seme e il seme di lei,
esso ti schiaccerà il capo,
e tu ferirai il suo calcagno ”
Genesi 3:15
Quando passai sull’altro marciapiede di Santa Teresa stavo piangendo.
Pensavo non ci fosse rimedio per il problema delle cartelle cliniche e inoltre avevo quella precisa sensazione, che ti capita quando non c’è rimedio...