Doppia lettura degli ultimi romanzi di Piperno e Castellitto
di Valerio Paolo Mosco
Due libri italiani che vanno letti insieme. Il primo è l’ultimo di Piperno, Di chi è la colpa. Un racconto scontato, scritto benissimo. Scontato è il soggetto: il solito romanzo di formazione ebraico così come ce lo ha magistralmente già propinato Philip Roth e lo ha messo più volte sullo schermo fino alla noia Woody Allen. Scontata anche...
di Francesco Forlani
Ieri sono andato con Giulia a vedere lo spettacolo di Paolo Musìo. In una piccola sala, spazio teatrale Idiòt in zona Porta Palazzo a Torino. Si entra da un fatiscente portone dai muri scrostati, scenografia urbana involontaria che tanto sarebbe piaciuta a Luca Ronconi; si attraversa un terrazzo a ringhiera di vago sapore siciliano, e da una porta si accede nelle tre salette, rigorosamente bianche su cui...
Si ripropone l’articolo uscito sul «Corriere della Sera» il 30 agosto col titolo Se il romanzo è un feticcio. Del letterato è rimasto il fantasma di un prestigio sociale, in cerca esso stesso di conferma. Alla forma-romanzo è dedicata gran parte della produzione saggistica di Cordelli - raccolta al momento in quattro libri: Partenze eroiche (Lerici 1980), La democrazia magica (Einaudi 1997) e il dittico La religione del...
di Flavio Santi
In questi ultimi mesi vari segnali ci invitano a riflettere sull’editoria moderna. Un romanzo (Il primo di Gaetano Cappelli, Marsilio), che racconta come un editor trasformi in oro tutta la “roba infame” che riceve; alcune dichiarazioni di Carla Benedetti dalle pagine dell’“Espresso” (“ci sono nell’aria inquietudini e vibrazioni che urtano contro i formati impoveriti della narrativa, oggi spacciati per i soli possibili”); le riflessioni...
di Giacomo Sartori
"Ciò che io sono abituato a sentire subito in un testo non è, insomma, la vicenda romanzesca di un eroe, ma la qualità della pagina che la narra : la reale struttura di un romanzo non mi pare collocarsi nel suo campo semantico (adotto questa espressione per vaga analogia), ma nel suo campo linguistico." Pier Paolo Pasolini
1. Lo scrittore
Io credo che uno scrittore è uno scrittore degno...