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alberto cellotto

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Abbiamo fatto una gran perdita

di Alberto Cellotto Hotel La Selce, Monselice Sabato 27 settembre sera Cara Sara, se vorrai rispondere, non chiedermi perché scrivo da un hotel poco distante da casa. A pensarci, tu non hai mai risposto in questi anni, hai solo scritto, parlandomi, e ti cerco ancora proprio per questa ragione. Mi sono messo in viaggio oggi, sono solo e rimarrò via qualche settimana. Ti avevo in mente poco fa, guidando, appena uscito dall’autostrada e...

Poesie da Traviso

di Alberto Cellotto 2. Segue, la sodaglia dell’inverno il ghiaccio rotto nelle pozze e l’aria sa con l’ora dei posti dove mai sono stato, quegli unici dove ho davvero sostato, eterno. 11. E poi è così che aspettavamo ancora l’agguato della pioggia e il sonno ai semafori: per attraversare con loro le strade. La stessa conoscenza delle ruote che girano, un vento senza pensieri di ramo. 13. Solamente la distanza dai civili usi e terreni, solo il lontano: unico oggetto che sento. Esperto paesaggio sporgente, serrato a festa. Per me o...

L’importanza di essere piccoli 2014 – IV edizione

 io amo più forse, le colline e le fresche brezze e le verdescuro pinete, che i giganti passi dell'uomo  a. rosselli L’IMPORTANZA DI ESSERE PICCOLI – IV edizione poesia e musica nei borghi dell’Appennino tosco-emiliano dal 5 al 9 agosto 2014 POETI E MUSICISTI  SI INCONTRANO NELLE VALLI E NEI BORGHI DELL'APPENNINO TOSCO EMILIANO con FABIO PUSTERLA, MARIO BENEDETTI, RICCARDO SINIGALLIA, PEPPE VOLTARELLI, DAVIDE TOFFOLO e molti altri PROGRAMMA 5 agosto – “Scaialbengo” centro culturale ippico, Castel di Casio ore 21 DINA...

Carbonio 14

di Alberto Cellotto Cicatrici La punta delle bandiere vicino le fabbriche, la cima ferma dell’albero. Il rosso sta scendendo, l’aria rimane all’altezza delle formiche. Chi se lo immagina un posto così tra dieci anni, chi prova a combaciare le diverse epoche che scantonano dal passato. Per una volta chiedere ai piedi come stanno, se c’è una radice che solleva l’asfalto navigando nel bitume e pesca l’ossigeno. Potrebbe essere come il tornare al mondo, all’angelo che mi guardava cadere sempre, alle croste rimaste sulle ferite. Dopo, lì una...

Grave

di Alberto Cellotto Ecco, pensiamo, per un attimo, che le parole che compongono i versi di questa raccolta poetica siano dei sassi; sassi che, ab origine, furono massi, crolli di cime a seguito di frane o erosioni; pietrame che l’acqua trascina e modella nel corso tortuoso dei torrenti, dei fiumi, e che poi, nelle anse di questi letti, o perché in quei tratti il corso si fa asciutto, scompare...
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