di Andrea Dei Castaldi
Ancora rivedo tutto come fosse oggi. Ho tredici anni e guardiamo il profilo duro delle montagne a nord, i versanti scorticati e radi su cui la primavera tarda a mostrarsi. Non sembrano che un malfermo fondale di cartone alle spalle del paese. È da lì che arriverà, dice Roberto senza smettere di tamburellare sul volante a tempo di musica. Dovrebbe essere qui domattina, o forse già stanotte,...