di Niccolò Amelii Chi ha la «cultura» ha, se non il potere, almeno
una delle condizioni di esso.
(F. Fortini, Dieci inverni)
Gli intellettuali nelle società del neocapitalismo avanzato sopravvivono a stento nei coni d’ombra, nelle aporie, negli interstizi delle strutture professionali e di produzione. Sebbene il fenomeno di disgregamento di un certo tipo di intellettuale (semi)engagé, culturalmente novecentesco, sembri inscriversi nella sua totalità nel quadro fenomenologico di una contemporaneità che ci appare...
Di Andrea Inglese
Vi è una critica al capitalismo di matrice marxista affascinata dalle potenzialità emancipatrici insite nelle contraddizioni più avanzate tra forze produttive e mezzi di produzione. In quest’ottica, va letta l’insistenza sul “capitalismo cognitivo”, e sulle forze antagoniste che in esso si formerebbero, acquisendo via via consapevolezza del proprio compito rivoluzionario. Il carattere rassicurante di questa lettura della realtà consiste nell’immaginare che, ancora una volta, l’attuale sostituto dell’antica...
di Alberto Casadei
Intervengo nel dibattito in corso su “Nazione Indiana” partendo da uno degli ultimi interventi, quello di Andrea Inglese, che condivido nello spirito e in molti punti specifici. Credo innanzitutto che uno degli scopi di discussioni come questa non sia quello di pretendere di stabilire valori assoluti, bensì proprio quello di allargare il confronto sui motivi che spingono i critici o i lettori esperti a privilegiare, in un...
di Karl Betz
Cari amici: Giovanni cattivo (quello di Porto Torres), Giovanni buono (quello di Alghero), Nicola, Lia, Laura, Guido, Adda, Maria-Antonietta, Giancarlo (fiero pastore), Daniel,
posso raccontarvi qualcosa della mia famiglia?
50 anni fa una sorella di mio padre, zia Rosl, è emigrata in Australia. Là vive, sposata con un greco, John Anagnostou. Sono sempre stato orgoglioso di avere uno zio greco, anche se acquisito, perché il greco, al liceo,...
LA VEDUTA
Quando la dimorante vita degli umani va lontano,
dove lontano brilla il tempo della vite,
lì appresso è pure il campo vuoto dell’estate,
il bosco appare nel suo scuro tono.
Che natura completi il quadro delle stagioni,
ch’essa ristia, quelle scivolino via velocemente,
viene da perfezione; la sommità del cielo splende
agli umani allora qual fiorame che alberi incoroni.
Con umiltà
Scardanelli
24 maggio 1748
DIE AUSSICHT
Wenn in die Ferne geht der Menschen wohnend Leben,
Wo in die Ferne sich...
di Carla Benedetti
“Si parla moltissimo del potere dei media, del terribile apparato mediatico che schiaccia e vanifica gli sforzi di artisti e scrittori. Secondo me bisognerebbe parlare anche dei mediatori”.
Cosa si aspetta dalla produzione artistica odierna tutta la grande schiera dei mediatori che opera nel mondo della cultura? Cosa si aspettano dalla letteratura coloro che selezionano i cavalli da ammettere alla corsa, e su cui poi loro stessi, oppure...
di Tiziano Scarpa
L’unico giornale che ho comprato ieri, all’indomani dello scoppio della guerra in Iraq, è stato La Gazzetta dello Sport. Volevo vedere fino a che punto la realtà riusciva a non lasciare traccia su queste pagine che diffondono la peggiore ideologia della nostra epoca in mezzo milione di copie al giorno.
Il titolo principale in prima pagina della Gazzetta dello Sport di ieri 22 marzo 2003 era: “Notte da...