Giorgio Morale, A casadidio, Lecce, Manni Editore, 2009.
36
Aspettavamo l’autobus, pioveva, e sentivo un dolore. Poi ho salutato Ico dal finestrino, lui ha risposto con un cenno sollevando l’ombrello, e l’autobus è partito. Subito dopo ho avvertito una stretta al pube, che si ripercuoteva – come un contraccolpo – sulla vagina. Erano le prime contrazioni, ma non lo sapevo. Me l’ha detto Alba al telefono.
«Vieni subito.»
È scattata la catena telefonica...