1.7 dalla sala, mentre gli altri sono in spiaggia, ed è luglio, ed il filo nero che fa da antenna della radio, come un rapporto precario che attraversa, e crepa, lo spazio della mia percezione, e della mia vita, parte dall’apparecchio appoggiato per terra, tra il posacenere e le pagine del manifesto e del corriere della sera, e raggiunge la spalliera della sedia, da dove riparte per il tavolo,...